Telefisco, chiarimento sulle fatture elettroniche trasmesse in ritardo

Fisco

In caso di tardiva trasmissione della fattura elettronica allo Sdi non sempre può essere conveniente il ravvedimento operoso. Il chiarimento a riguardo arriva dall’Agenzia delle entrate, in riposta a un quesito posto nel corso di Telefisco 2021.

La tardiva emissione delle fatture elettronica allo Sdi nonostante le stesse siano state registrate e fatte confluire nella competente liquidazione periodica, porta a due conseguenze per sanare la situazione: il ravvedimento operoso o l’attesa dell’atto di contestazione della sanzione. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che trovano applicazione le seguenti sanzioni:

  • tra il 90 e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato, con un minimo di 500 euro;
  • da euro 250 a euro 2.000 quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione dell’Iva.

In sede di controllo può trovare applicazione il cumulo giuridico (nonché le disposizioni in materia di definizione agevolata).

È possibile ricorrere al ravvedimento operoso, ma in questo caso il cumulo giuridico è escluso, ragion per cui le sanzioni, sebbene ridotte, dovranno essere corrisposte per ciascuna fattura non trasmessa. È quindi evidente che il ravvedimento può non essere la strada più conveniente.

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