Quando vuoi avviare una nuova impresa o sviluppare un’impresa esistente è necessario che tu conosca le norme fondamentali che tutelano i tuoi dipendenti e collaboratori.
In Italia esistono norme che regolano il rapporto tra datore di lavoro, lavoratori e istituzioni che si occupano specificamente di rappresentare le due parti: i sindacati.
Il sindacato, nel diritto del lavoro, è un ente che rappresenta i lavoratori delle varie categorie produttive.
Esistono così sindacati dei lavoratori e associazioni dette confederazioni che rappresentano i datori di lavoro.
Lo strumento di lotta più conosciuto del sindacato è lo sciopero ossia l’astensione collettiva dal lavoro, il rifiuto di recarsi o di intraprendere l’attività lavorativa per protesta nei confronti del datore di lavoro.
L'attività dei sindacati viene espressa soprattutto, attraverso la contrattazione collettiva, che risulta uno dei principali strumenti di autoregolamentazione per i rapporti di lavoro e per le relazioni sindacali.
La contrattazione collettiva è quel rapporto tra sindacati dei lavoratori e confederazioni dei datori di lavoro (spesso con l’intervento del Governo che fa da promotore e/o arbitro delle trattative), dal quale scaturiscono degli accordi autonomi (chiamati contratti collettivi di lavoro), con cui si stabiliscono i parametri e le regole fondamentali cui dovranno attenersi i contratti di lavoro individuali.
Pertanto tutti i datori di lavoro e i lavoratori che aderiscono espressamente ai sindacati e alle confederazioni che hanno sottoscritto un contratto collettivo e tutti coloro che, pur non iscritti, lo recepiscano espressamente o implicitamente, hanno l’obbligo di rispettare le regole in esso contenute.
La contrattazione collettiva dunque rappresenta una tutela sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.
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