Oltre 470 milioni per progetti di ricerca e sviluppo delle imprese del Mezzogiorno

Nanotecnologie e grafene

Potranno essere inviate dal prossimo 10 settembre le domande di agevolazione per i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. Parte così l’iter di accesso agli incentivi destinati ai progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito della “Strategia nazionale di Specializzazione intelligente” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Le agevolazioni riguardano le imprese di qualsiasi dimensione localizzate nelle regioni interessate, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca. La domanda potrà essere presentata anche in forma congiunta, per progetti di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. 
L'intervento, attivato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile, ha uno stanziamento di oltre 470 milioni di euro, di cui 328 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati e 145 milioni per i contributi diretti alla spesa.

Come disposto dal decreto direttoriale 4 luglio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le istanze per l’accesso agli incentivi possono essere precompilate già dal 2 settembre tramite lo sportello online di Mediocredito Centrale, gestore della misura per conto del Ministero. L'apertura della procedura agevolativa prevede il concorso di Cassa Depositi e Prestiti e delle banche finanziatrici convenzionate aderenti all’Associazione Bancaria Italiana.

I progetti devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), in particolare: nanotecnologia e materiali avanzati, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale.

I finanziamenti agevolati sono concessi per una percentuale massima del 50 per cento delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese e del 40 per cento per le piccole e medie imprese.

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