![la sindaca di Arborea, Manuela Pintus, con le assessore regionali dell'industria, Anita Pili, e dell'agricoltura, Gabriella Murgia la sindaca di Arborea, Manuela Pintus, con le assessore regionali dell'industria, Anita Pili, e dell'agricoltura, Gabriella Murgia](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/11/la%20sindaca%20di%20Arborea%2C%20Manuela%20Pintus%2C%20con%20le%20assessore%20regionali%20dell%27industria%2C%20Anita%20Pili%2C%20e%20dell%27agricoltura%2C%20Gabriella%20Murgia.jpeg?itok=YGJb50nB)
«La Regione è impegnata nel rilancio di un settore strategico». È l’obiettivo ribadito dall’assessora dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, in occasione dell’inaugurazione della Fiera dell’Agricoltura di Arborea, che quest’anno ospita la 37a Mostra regionale dei bovini di razza frisona e la Mostra-mercato di macchine e componenti per l’agricoltura. «Il settore dell’agricoltura è strategico per il rilancio dell’isola, come sarà evidente nel prossimo Psr e nel Pnnr», dice Murgia. «Occorre confrontarsi con istituzioni, associazioni di categoria e operatori su sostenibilità, benessere animale e digitalizzazione dei percorsi – afferma l’assessora – per un’agricoltura moderna e aperta alle sfide del mercato globale». In particolare, sostiene Murgia, «la zootecnia va potenziata e rilanciata attraverso una strategia che faccia perno su alcuni elementi imprescindibili, come diversificazione, innovazione e sostenibilità, attenzione al benessere animale e alle risorse ambientali, inclusività sociale».
Ma per sostenere il comparto è fondamentale, come nella stessa occasione ha rilevato l’assessora regionale dell’Industria, Anita Pili, «abbattere i costi dell’energia per le imprese agricole e zootecniche». Pili ha annunciato che «la prima comunità energetica agricola regionale potrebbe nascere ad Arborea». L’assessora si è confrontata con la sindaca di Arborea, Manuela Pintus, sulla possibilità di organizzare un sistema energetico locale che consenta di abbattere i costi dell’energia per gli operatori. «Dovrà essere garantito un supporto sull’infrastruttura di rete, che oggi non consente la massima potenzialità della rete elettrica cittadina – è l’ipotesi emersa – in questo momento storico bisogna catturare ogni risorsa a disposizione per consentire agli operatori locali di essere produttori di energia e creare un reddito aggiuntivo per le imprese».