![Photo by <a href="https://unsplash.com/@kellysikkema?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Kelly Sikkema</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/taxes?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a> Tributi](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/03/kelly-sikkema-xoU52jUVUXA-unsplash%20%284%29.jpg?itok=EcMUMsER)
Il decreto “Sostegni” rinvia al 2022 la dichiarazione annuale Iva precompilata. L’Agenzia delle entrate avrebbe dovuto mettere a disposizione la dichiarazione annuale ma il decreto Sostegni varato dal Governo Draghi ha fatto slittare i termini e l’entrata in vigore del nuovo metodo che si avvale dati raccolti con la fatturazione elettronica, con i corrispettivi telematici e con i dati delle operazioni transfrontaliere che vengono inviate all’Agenzia. Nella pratica il differimento sarà: di 6 mesi per la predisposizione a parte dell’Agenzia delle Entrate dei registri Iva precompilati e delle liquidazioni periodiche Iva (dal 1°gennaio 2021 al 1° luglio 2021); di un anno per la disponibilità della bozza di dichiarazione annuale Iva (dal 1° gennaio 2021 al 1° gennaio 2022). Lo slittamento è stato giustificato con le difficoltà nell’adeguamento delle procedure connesse alla fattura elettronica riscontrate dagli operatori Iva e dagli intermediari a causa della pandemia di covid 19.