![<span>Photo by <a href="https://unsplash.com/@damiano_baschiera?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Damiano Baschiera</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/tourism-italy?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a></span> Turismo](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/03/damiano-baschiera-KtlBp_YttlY-unsplash.jpg?itok=R7Snm0jU)
Nel trimestre appena iniziato caleranno di oltre 45 milioni le presenze di turisti italiani e stranieri nel nostro paese con una perdita di quasi 11 miliardi di euro. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Confturismo-Confcommercio. ''La situazione è drammatica per tutto il comparto - commenta il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè -. Purtroppo stiamo pagando le conseguenze di una comunicazione mediatica molto più letale del virus, anzi il peggior virus è l'isteria, grazie a questo siamo considerati come degli untori e così temuti e tenuti lontano. Quindi dobbiamo eliminare l'isteria dal sistema ricostruendo da subito un messaggio rassicurante e veritiero dello stato delle cose in Italia''. Per Patanè: ''Serve, da subito, prendere provvedimenti forti per immettere liquidità nel sistema dando un po' di ossigeno alle imprese del settore; ma è necessario anche intervenire a livello governativo per far terminare i blocchi all'ingresso degli italiani nei paesi esteri e i blocchi ai flussi turistici degli stranieri verso l'Italia''.