POS obbligatorio, credito d’imposta del 30% sulle commissioni

Lavagna con scritta POS

Il decreto fiscale collegato alla manovra 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019, tra i numerosi interventi di natura fiscale introduce, all’articolo 22, un credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate dalle banche per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate.

L’incentivo, introdotto per limitare gli effetti delle sanzioni agli esercenti che non si adegueranno all’obbligo del POS, è rivolto ai titolari di partita IVA con con ricavi o compensi non superiori ai 400.000 euro annui e verrà applicato a partire dal 1° luglio 2020, stessa data dalla quale saranno in vigore le sanzioni per i professionisti, i commercianti e gli artigiani che rifiutano pagamenti con POS, obbligatorio dal 2012 ma rimasto fino ad oggi senza una disciplina sanzionatoria.

Il credito d’imposta riconosciuto, pari al 30% del totale delle transazioni effettuate tramite carte o bancomat, potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, a partire dal mese successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa. L’importo del credito utilizzato dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi sia relativa al periodo d’imposta di maturazione dello stesso che in quelle relative ai periodi d’imposta successivi, fino all’anno in cui se ne conclude l’utilizzo.