Nel sud Sardegna il sistema cooperativo tiene. Confcooperative: “Oltre 7mila soci e 143milioni di fatturato”

i dati di confcooperative sud sardegna

I segnali di rilancio sono ancora troppo timidi, la percezione della ripresa molto limitata, ma la strada intrapresa dal mondo della cooperazione nel sud Sardegna è quella giusta. Lo confermano i dati svelati nei giorni scorsi in occasione dell’assemblea di Confcooperative Cagliari. I rappresentanti del mondo associativo hanno fatto il punto sullo stato di salute delle cooperative nei diversi ambiti, dalla sanità al terzo settore, dai servizi all’agroalimentare. Si è discusso anche di nuove strategie per fronteggiare la crisi e orientarsi verso una ripresa più stabile e realmente percepita.

L'analisi collegiale è stata supportata da alcuni dati che fotografano precisamente la situazione in provincia di Cagliari. Attualmente Confcooperative Cagliari conta 7mila e 50 soci: 225 cooperative attive danno lavoro a oltre 3mila e 700 persone, per un costo lavoro di 72milioni di euro e un fatturato complessivo di 143milioni di euro annui. La presenza femminile ha un’incidenza del 33% contro il 25% a livello nazionale.

«Gli ultimi anni sono stati segnati da una crisi senza precedenti sul piano della durata e dal punto di vista finanziario», sottolinea Roberto Savarino, riconfermato nel 2016 presidente di Confcooperative Cagliari. «La rivoluzione industriale 4.0 sta cambiando tutto ciò a cui eravamo abituati e si è trasformata in rivoluzione sociale prima che economica – prosegue – in Sardegna l’impatto è stato devastante e non possiamo più affidarci al carattere tipicamente anticiclico delle cooperative, bisogna metterci del nostro per risollevare questa difficile situazione e invertire la tendenza, preoccupante nonostante i timidi segnali di ripresa».