Turismo, nel Nord Ovest Sardegna un'estate in rimonta

L’alta stagione turistica nel Nord Ovest Sardegna è stata da boom. Lo dicono i numeri diffusi di recente da Federalberghi Confcommercio della provincia di Sassari. Secondo l’associazione, che comprende 94 attività alberghiere del territorio su 110 operanti in totale, in luglio l’indice di occupazione è stato all' 84,13%: l’anno scorso si era fermato all’80,46%. E se Alghero passa dall’83,15% all’84,90%, il resto del territorio schizza dal 75,34% all’85,09%. In termini assoluti, la Riviera del corallo ha registrato in luglio 59.703 visitatori stranieri, ai quali si aggiungono i 21.229 ospiti internazionali sparsi nel resto del territorio. Il mercato nazionale mantiene un peso specifico determinante: gli italiani ad Alghero sono stati 34.290, più i 20.210 presenti nel Golfo dell’Asinara. Gli arrivi nazionali sono stati 8.261 di cui 4.017 ad Alghero e 4.139 nel resto della provincia, mentre gli arrivi stranieri sono stati 12.427, di cui 7.941 ad Alghero e 4.436 negli altri alberghi della provincia.

Stavolta l’analisi condotta da Federalberghi Confcommercio provinciale ha ampliato le sue osservazioni alla conformazione della platea dei turisti e sul loro apporto all’economia ricettiva locale. Emerge che le presenze sono prevalentemente europee, con Germania, Svezia, Francia, Regno Unito e Spagna a guidare il gruppo, preceduti a buona distanza, dal mercato italiano: il turismo proveniente da oltre Tirreno registra stabilmente più di 300mila presenze all’anno. Alghero tocca quota 1milione e 100mila presenze annue su un totale provinciale di 2 milioni di presenze. Il primo mercato internazionali è la Svezia, con 150mila presenze all’anno. Seguono Regno Unito con 95mila, Germania con 93mila, Francia con 60mila e Spagna con 40mila. E sono gli italiani anche i più spendaccioni, come conferma a livello locale Federalberghi su suggerimento di uno studio effettuato da Banca d’Italia, che pone in cima alla speciale classifica gli inglesi, con una spesa pro capite media giornaliera sul territorio durante la vacanza di 123,23 euro. Segue la Svezia con 116 euro, l’Italia con 112,98, la Francia con 100,08, la Spagna con 104,84 euro e la Germania con 86,23 euro.

«Questi dati dicono che i voli charter da certe destinazioni non bastano più, la Svezia è un bacino importantissimo per il turismo locale e merita un collegamento aereo diretto col “Riviera del Corallo”, dato che l’isola e questo territorio sono tra le mete preferite dagli svedesi in Europa e che il loro reddito medio pro capite è di 50mila euro all’anno», sottolinea il presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Ovest Sardegna, Stefano Visconti. «Per ora l’exploit è alimentato dai voli charter durante la stagione estiva – insiste – ma non basta». Quanto al mercato britannico, «tra quelli europei è al secondo posto per spesa media a persona in vacanza, dopo quello russo, che tocca 168 euro al giorno di spesa media pro capite, ma è poco presente da queste parti».

Tradotto: servono collegamenti con l’Inghilterra e una buona promozione in terra britannica del territorio. Ma per Visconti la nota positiva di quest’anno è «la tendenza del mercato ad assorbire aumenti tariffari ad opera degli albergatori, indice di elevazione dello standard qualitativo dell’ospite». Per soddisfare un target sempre più esigente, però, serve un cambio di passo anche dall’industria turistica locale. «L’indice di vetustà degli alberghi è elevato, e la distribuzione interna degli spazi è inadeguate alle nuove esigenze – osserva il presidente – una buona legge urbanistica sarebbe certamente volano di nuovo sviluppo e ricchezza».