Il Suap oggi all'incontro sull'Agenda Digitale

“Far viaggiare la parte amministrativa con il digitale senza dimenticarci che alla fine, come ricordava Umberto Eco, l’intelligenza umana è componente fondamentale di tutti i processi” così, riprendendo le parole di Antonello Pellegrino, direttore regionale degli Affari Generali, che l'ha preceduta, ha introdotto il suo intervento Delfina Spiga, direttore del Servizio Semplificazione dell'Assessorato dell'Industria, che ha poi ricordato ai presenti, una platea di imprenditori, operatori e studenti liceali, tutti i campi di cui si occupano Suap e Sue.

Oristano, sede dell’incontro, tra l’altro, è uno centri di sperimentazione del Sue

Si è parlato di dati, ricordando che il Suap sardo rappresenta un’eccellenza a livello nazionale, grazie anche al quadro di leggi e regolamenti prodotti dalla Regione che hanno permesso in tutti questi anni di portare a circa il 90 per cento la digitalizzazione delle pratiche.

176.379: è il numero delle pratiche nel sistema Suap. Il 78% consentono l’immediato avvio dell'attività a zero giorni, per 12%  è necessaria la Conferenza di Servizi  per il 10% l'avvio è rinviato di soli 20 giorni dalla presentazione della pratica. La maggior parte riguarda il piccolo commercio al dettaglio (27.900 pratiche).

Per il Sue i comuni in sperimentazione sono 19, le pratiche 3917.
Le pratiche sono tutte digitali e l’imprenditore può già monitorare direttamente l’andamento e l'esito, in tutti i suoi passaggi.

Infine, un riferimento alle prospettive prossime: il DDL Semplificazione all’esame del Consiglio regionale vuol portare all’unificazione di Suap e Sue: “Per garantire - ha ricordato Delfina Spiga - un servizio più efficiente, congiunto e semplificato che permetta di dialogare in modo migliore, ridurre i tempi e unificare le procedure, anche attraverso una banca dati unica con le imprese e i soggetti che partecipano al processo e con un quadro normativo ulteriormente agevole”. 

Si punta migliorare, attraverso le nuove tecnologie, i servizi della pubblica amministrazione e avviare un processo di diffusione capillare della cultura digitale.