Water Footprint, nuovissima frontiera della sostenibilità ambientale, alla fonte

Water Footprint letteralmente è “impronta d’acqua”, cioè l’impatto ambientale in termini di risorsa idrica causato dalle attività antropiche ed affianca la più famosa Carbon Fooprint, letteralmente “impronta di carbonio” cioè l’inquinamento in atmosfera dato da emissioni di anidride carbonica equivalente. Mentre quest’ultima è strettamente correlata con i fenomeni di cambiamento climatico, la nuovissima Water Footprint porta al centro dell’attenzione l’utilizzo consapevole della più importante risorsa planetaria, l’acqua, la cui disponibilità è limitata e decrescente, anche in ragione degli stessi cambiamenti climatici.

Da qualche settimana la prima norma internazionale dedicata alla Water Footprint, la ISO 14046, è stata finalmente pubblicata, dopo più di cinque anni di lavoro a livello internazionale, cui ha preso parte attivamente la delegazione italiana dell’UNI.

Si tratta di un tema assai versatile e trasversale in tutte le tematiche ambientali, dato che può essere declinato in versione di pianificazione territoriale, urbanistica, ambientale e naturalistica, che interessa gli enti e le istituzioni pubbliche di programmazione e gestione del territorio, ma è sicuramente frontiera avanzata anche di aziende industriali che utilizzano l’acqua come risorsa primaria o secondaria per i propri processi.

Tra queste, sicuramente le più interessate, sono quelle del settore agricolo ed agroindustriale, che l’acqua la utilizzano anche in ragione delle proprietà qualitative intrinseche. Nel 2015 questo sarà più in generale il tema dell’anno, in concomitanza con EXPO 2015 a Milano, dedicata al cibo e alla sostenibilità alimentare, con il tema “nutrire il pianeta, energia per la vita”, che infatti patrocina ufficialmente il master CESQA.

Fonte: http://www.infobuildenergia.it