Mercato: economia del Mare - una filiera da oltre 43 miliardi di euro l'anno

Sono 181.820 le imprese registrate al 31 dicembre 2014 riconducibili all’Economia del Mare (2.236 imprese in più rispetto al 2013, Registro delle Imprese) secondo quanto emerge dal Quarto Rapporto Unioncamere-SI.Camera sull’articolata filiera produttiva riconducibile sotto l’ombrello di “blue economy” che comprende ben sette diversi settori produttivi: dall’ittica all’industria delle estrazioni marine, dalla cantieristica alla movimentazione di merci e passeggeri, fino ad arrivare ai servizi di alloggio e ristorazione dell’industria turistica, alle attività sportive e ricreative, alla ricerca, regolamentazione e tutela ambientale (fonte: “Unioncamere-SI.Camera, Quarto Rapporto sull’Economia del Mare, 2015”).

Nel complesso la filiera produttiva legata all’Economia del Mare genera complessivamente 43,7 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto nel 2014, il 3% di quello stimato complessivamente per il sistema economico italiano e con un trend in crescita rispetto al 2009 (+ 2,3 miliardi di euro).

In crescita anche la forza lavoro della “blue economy”: sono 791,4 mila gli occupati legati a queste attività produttive (il 3,3% dei lavoratori occupati complessivamente in Italia), ovvero 30 mila unità in più del 2009 (+4%), in controtendenza rispetto al resto dell’economia italiana in cui si registra una flessione del -2,5%.

Una vasta macchina lavorativa in cui il turismo marino da solo alimenta il 56,3% delle imprese della blue economy, considerando le strutture ricettive e ristorative ma anche le imprese legate allo sport e alle attività ricreative, per un totale di 102.450 imprese registrate a fine 2014 nelle quali sono impegnati 374,7 mila lavoratori (il 47,3% del totale), mentre in termini di valore aggiunto il contributo del turismo è valutato in oltre 15 miliardi di euro, il 34,6% di quello prodotto dall’intero mercato legato all’Economia del Mare.

Per ogni euro prodotto in una delle attività economiche dell’Economia del Mare italiana si stima un “effetto moltiplicatore” che attiva mediamente 1,9 euro negli altri settori economici. Trasporti marittimi, cantieristica e turismo marino, sono i settori che “riescono ad attivare maggiore produzione nel resto dell’economia”: rispettivamente 2,9, 2,4 e 2 euro circa per ogni euro prodotto in termini di valore aggiunto.

Positivo anche il trend legato all’esportazione: considerando solo cantieristica e filiera ittica si calcolano 3,9 miliardi di euro di export per l’Economia del Mare, in crescita del +26,8% tra il 2013 e il 2014 ovvero ad un ritmo nettamente superiore rispetto ad altri comparti produttivi del nostro Paese (+2% la crescita media nel Sistema economico italiano).

Fonte: www.impresaturismo.it