Vini dealcolati, il no dell'Italia

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Agricoltura

L’Italia si dichiara contraria ai “vini dealcolati”. Lo ha chiarito il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, nel corso dell’audizione tenuta il 13 maggio in Commissione Politiche dell'Ue, al Senato. Dal 2018, anno di presentazione da parte della Commissione degli schemi di regolamento per la riforma della Pac, è in atto un acceso dibattito in merito alla proposta di introdurre una nuova categoria di prodotti dealcolati, da usare congiuntamente al termine vino.

«L'Italia si è sempre dichiarata contraria a tale proposta, dal momento che i trattamenti di dealcolazione privano il prodotto vino di gran parte delle sue caratteristiche organolettiche e ne modificano la composizione, compromettendo, tra l'altro, il legame con il territorio», ha spiegato il ministro. «Il prodotto finale così trattato, inoltre, non è più conforme alla definizione di vino, stabilita dal regolamento di base, con la seguente formulazione: prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica di uve o mosti avente un titolo alcolometrico non inferiore a 8,5% di volume».

La Commissione ha introdotto ulteriori specifiche, proponendo una definizione di "parzialmente dealcolati" per i prodotti con un grado alcolico compreso tra 0,5% e 8,5% di volume. Nello stesso ambito, è stata inserita la possibilità di modificare le attuali pratiche enologiche, introducendo il reintegro dell'acqua persa nei prodotti a seguito del processo di dealcolazione. «Tale processo non va confuso con il processo di annacquamento che, lo ricordo, è sempre vietato», ha precisato Patuanelli. Durante il Comitato Speciale Agricoltura del mese di aprile è stato proposto un compromesso, in base al quale il vino potrà essere etichettato come "dealcolato" o "parzialmente dealcolato" mentre i vini con indicazioni geografiche (DOP e IGP) potranno utilizzare solo il termine "parzialmente dealcolato". «L'Italia continua a opporsi all'utilizzo del termine "parzialmente dealcolato" per i vini DOP e IGP e personalmente ho anche ribadito la contrarietà del nostro Governo all'utilizzo dell'acqua per il ripristino dei volumi. ribadisco tutto il mio impegno al fine di salvaguardare la qualità dei prodotti di eccellenza italiani», ha concluso il ministro.

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Agricoltura
18/05/2021