Una strategia nazionale per le zone interne: Barca ad Ales e Teti

È arrivata ieri mattina a Cagliari la delegazione interministeriale guidata dall'ex ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, oggi dirigente generale del ministero dell'Economia e Finanze, che in una due giorni di incontri farà il punto sulla "Strategia nazionale per le aree interne" nella programmazione 2014-2020. Un viaggio che interessa tutte le regioni d'Italia e che fra ieri e oggi farà tappa in Sardegna nei territori dell'Unione dei Comuni dell'Alta Marmilla e della Comunità montana del Gennargentu - Mandrolisai: le due aree prototipo individuate per il progetto nella regione. Dopo un monitoraggio e una valutazione finale, l'unico finanziamento pilota per la Sardegna per lo Sviluppo economico nelle aree rurali sarà destinato a uno di questi soggetti e sarà operativo da gennaio 2015.

Il progetto. Si tratta di un investimento di 3milioni e 800mila euro finalizzato a "combattere lo spopolamento e a creare una migliore qualità della vita" con la creazione di sviluppo e occupazione. Nel piano di intervento, sono state definite aree interne quelle "significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e a seguito di secolari processi di antropizzazione".

La strategia del progetto si articola su due linee: precondizione dello sviluppo e progetti di sviluppo locale. I primi si articolano sulla disponibilità nel territorio di un'adeguata offerta di beni/servizi di base: sanitari, istruzione e formazione professionale, mobilità. Mentre i secondi individuano gli ambiti dove devono ricadere i progetti: tutela attiva del territorio/sostenibilità ambientale; valorizzazione del capitale naturale/culturale e del turismo; valorizzazione dei sistemi agroalimentari; attivazione di filiere delle energie rinnovabili; saper fare e artigianato.

Primo incontro. Ad Ales (Or), nella sede dell'Unione dei Comuni dell'Alta Marmilla si è tenuto ieri pomeriggio il confronto fra la delegazione guidata dall'ex ministro e gli attori locali: amministratori e liberi professionisti. Il territorio si estende su 35mila ettari, comprende 20 comuni, 10279 abitanti e circa il 30% della popolazione in età anziana. Sono 8 i paesi che rischiano di scomparire entro il 2070, mentre in 9 comuni non sono più presenti le scuole. "Gli iscritti - ha spiegato la dirigente dell'istituto comprensivo dei Comuni dell'Unione, Annalisa Frau - sono 508 suddivisi in13 sedi scolastiche dislocate in 11 Comuni". La vocazione economica del territorio è legata soprattutto al settore agricolo.
Ha espresso soddisfazione per il confronto Sabrina Lucarelli del dipartimento Politiche per lo sviluppo, che a margine della sessione dedicata alla mobilità ha detto: "Da febbraio a oggi abbiamo visitato 27 territori e qui abbiamo trovato un'area matura, con sindaci lucidi e con relatori che hanno fatto un'analisi accurata della situazione".

"Ci avete fatto sentire la gravità di questo territorio senza retorica - ha spiegato Barca - la Regione ha fatto un lavoro significativo sulla definizione delle aree interne, superiore a quello che abbiamo realizzato noi". Fra le criticità emerse nell'incontro, l'ex ministro ha ricordato che sono troppo poche 87 imprese ogni 1000 abitanti e che 3 studenti ogni 100 abitanti stanno esageratamente al di sotto della media delle zone interne nazionali. Positivo invece il fatto che si siano accorpate numerose scuole e che si siano creati i servizi di collegamento. "In passato la discontinuità, il ritardo e la rigidità delle regole hanno reso poco efficaci gli investimenti - ha aggiunto Barca - oggi bisogna fare rete nel territorio e rete con le altre aree interne per contare nel tavolo decisionale della politica".

Ieri mattina si erano già tenuti una serie di incontri in Regione a Cagliari fra Barca, l'assessore della Programmazione e bilancio, Raffaele Paci, l'assessore della Cultura, Claudia Firino, e il capo di gabinetto della presidenza, Filippo Spanu. Una tavola rotonda allargata ai tecnici ministeriali, ai colleghi regionali e ai direttori generali degli assessorati ha poi chiuso la mattinata in viale Trento.
Oggi l'appuntamento era alle ore 10 a Teti (Nu).

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