Turismo, in Sardegna aumentano imprese e occupati

Nell’isola ci sono 3,10 aziende turistiche ogni 100 abitanti. Lo dice il Rapporto da Federalberghi sul “Lavoro nel turismo in Sardegna”. La densità è maggiore rispetto al Mezzogiorno, che si attesta sulle 2,47 aziende turistiche per 100 abitanti, e al dato nazionale, pari a 2,89. Complessivamente le imprese sarde che operano nel settore sono 5.090 e danno lavoro a 27.608.

I dipendenti per azienda in Sardegna sono 5,3: il valore più alto del Mezzogiorno. Su oltre 27mila lavoratori, il 51,3% sono donne. Si tratta di operatori professionalizzati, che hanno tra i 20 e i 40 anni:  32,6% tra i 20 e i 30 anni, 26,3% tra i 30 e i 40 anni. Sotto i 20 anni solo il 13,0%, tra i 40 e i 50 il 19,2% e oltre i 50 solo l’8,9%. La maggior parte di loro – 22.216, pari all’81,3%, ha mansioni operative. Gli amministrativi sono 3.182, pari all’11,4%, gli apprendisti sono 633, ossia il 6,7%, i dirigenti 18, lo 0,01%, e i quadri 89, pari allo 0,5%.

Il 56,7% ha un contratto full time, il 39,1% un part time orizzontale, il 2,6% un part time misto e solo l’1,6% un part time verticale. La maggior parte lavora nei pubblici esercizi, 60,6%, nei servizi ricettivi, 33,1%, e negli stabilimenti termali, 3,95%. Pochi operano nel campo dell’intermediazione, 2,1%, mentre è quasi nulla la percentuale di chi lavora nei parchi divertimento: 0,21%. Una quota dei lavoratori del settore è straniera: si parla di 2.387 operatori, pari al 9,6% del totale.

«Ancora una volta il turismo dimostra di essere un settore vivace, che continua a crescere e soprattutto a professionalizzare sempre più i suoi addetti», osserva il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca. «I dati dimostrano il percorso di miglioramento della qualità dei propri collaboratori intrapreso dagli operatori per competere in un mercato sempre più globale – aggiunge – questo è un settore che attira i giovani, ai quali può dare un’opportunità di crescita professionale senza dover emigrare».