Turismo e natura, per il Marghine una scommessa da 24 milioni

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Dalla propensione all’industria alla vocazione turistica, tra natura, sport e cultura e ambiziose collaborazioni internazionali, come quella appena stabilita con il Galles. La regione storica del Marghine disegna il suo futuro e per cambiare rotta guarda al rafforzamento dell’identità locale. Il turismo è da qui in poi il principale attrattore di sviluppo, economico e sociale, e di occupazione. È l’obiettivo esplicito del progetto di programmazione territoriale da 24milioni di euro su cui punta un’area che ricomprende 10 Comuni e una comunità di oltre 22mila abitanti.

Le azioni previste per perseguire l’obiettivo strategico generale sono tre. Tutte puntano sulla creazione di un sistema integrato di percorsi naturalistici e culturali, ma anche di accessibilità, istruzione, qualità della vita e tempo libero attraverso il Festival della letteratura sportiva. Dalla valorizzazione turistica dell’offerta ambientale e culturale al miglioramento dei servizi essenziali per il territorio, passando per un aggiornamento complessivo dei sistemi di governance territoriale.

«C’è la voglia di agire e lavorare insieme, il territorio offre le risposte giuste», dice l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci. Per il vicepresidente della giunta Pigliaru, «non ci sono altre strade e non ci sono scorciatoie, questa è una scommessa che facciamo tutti insieme, le procedure sono definite e faremo in modo in pochi mesi gli interventi siano operativi e vengano conclusi in tre anni». Secondo Paci, «i cittadini e le imprese vogliono risposte, le risorse hanno una scadenza e dobbiamo essere rapidi, siamo sicuri di trovare nel territorio il giusto alleato». L’assessore regionale ha firmato l’accordo di programma con il presidente dell’Unione di Comuni del Marghine e sindaco di Macomer, Antonio Succu.

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09/05/2017