Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici, la Regione si allea con le Università sarde, l'Arpas e l'Ispra

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tromba d'aria ad alghero

Un accordo di collaborazione istituzionale con Università di Cagliari e di Sassari, Arpas e Ispra per la revisione e l’attuazione della Strategia regionale di adattamento dei cambiamenti climatici. Lo ha stabilito la delibera proposta dall’assessorato regionale dell’Ambiente e approvata dalla giunta regionale. Il provvedimento sancisce la stipula di un’intesa triennale e muove dal presupposto che «l’attuazione e la revisione della Sracc richiedono attività di carattere altamente specialistico», che «le Università sarde hanno sviluppato e hanno in corso attività di ricerca in numerosi campi sui temi relativi all’azione per il clima, in maniera specifica per l’adattamento ai cambiamenti climatici», che «l’Arpas ha numerose competenze specialistiche e assicura il necessario supporto tecnico e scientifico al coordinamento regionale», che «con l’Ispra sono stati già sviluppati progetti e strumenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici». Gli accordi di collaborazione saranno finanziati con 600mila euro per l’intero triennio, 200mila per ogni ateneo e 100mila ciascuno per Ispra e Arpas. La Sracc adottata nel 2019 è stata riconosciuta come buona pratica su scala nazionale ed europea, vincendo il premio “Ambiente, energia, capitale naturale” al “Premio PA sostenibile 2019”.

Come sottolinea l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, «per affrontare le sfide del clima con strumenti adeguati, nei prossimi anni la Regione dovrà sviluppare e attuare la “Strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici”, potenziando le strutture per la governance e gli strumenti disponibili». Secondo l’assessore, «a fronte delle probabili evoluzioni climatiche e dell’affinamento dei modelli previsionali, è opportuno che questa impostazione sia mantenuta anche nella fase di applicazione e revisione della Strategia, sviluppando nuovi elementi conoscitivi e strumenti idonei per consolidare il processo di adattamento alla scala regionale e locale». Tra l’altro, rileva Lampis, «l’adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione e prevenzione dei rischi sono tra gli elementi che orientano il Programma regionale di sviluppo 2020-2024, incoraggiando le sinergie tra sviluppo sostenibile, adattamento ai cambiamenti climatici e gestione della riduzione dei rischi da disastri».

Argomenti
Ambiente e salute
15/12/2020