“Smart grid”, nuove opportunità imprenditoriali

Il passaggio da una società dei consumi tout court a una società dei consumi intelligenti richiede la ridefinizione dei modelli tradizionali di produzione e consumo dell’energia, a iniziare dall’energia elettrica. Come conciliare la  crescente richiesta di energia elettrica con le esigenze di efficientamento e riduzione delle emissioni climalteranti? Oggi la richiesta e la distribuzione di energia elettrica avvengono su reti elettriche strutturate per fornire energia prodotta sul momento in base alla richiesta, con centrali elettriche di grande potenza che aumentano la produzione all’aumentare della domanda. La distribuzione di energia avviene su grandi distanze attraverso infrastrutture complesse, con notevoli perdite, che secondo Terna nel 2015 ammontano a 19,7 TWh (1 TWh = 1 miliardo di kWh). Tale inefficienza dei modelli di produzione e consumo ha comportato lo spreco di 4,5 milioni di TEP (TEP = Tonnellata equivalente di petrolio), e l’immissione in atmosfera di 6,9 milioni di Tonnellate di CO2 (1 kWh = 0,3524 Kg/CO2 calcolato sul valore del mix energetico nazionale).

Su questa base nasce la sfida di “Smart grid”, la rete elettrica intelligente per la gestione efficiente di domanda crescente di energia elettrica, riduzione delle perdite da vettoriamento, riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera, gestione della generazione elettrica distribuita, gestione della generazione non programmabile da Fonti energetiche rinnovabili e incremento delle reti elettriche locali, le microgrid. Il termine Smart grid racchiude in un unico sistema la gestione organica di tali fattori tramite tecnologie di comunicazione in grado di permettere ingenti scambi di dati tra i dispositivi intelligenti distribuiti nel sistema elettrico.

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