Smart Grid, dalla giunta regionale 24 milioni per i progetti degli atenei sardi

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l'assessora maria grazia piras

Sì ai due progetti pilota per lo sviluppo di Smart Grid affidati alle Università di Cagliari e di Sassari, che renderanno energeticamente più efficienti gli immobili accademici. L’ha deciso la giunta regionale su proposta dell’assessora regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras. L’esecutivo presieduto da Francesco Pigliaru ha approvato i programmi di intervento presentati dalle due Università, che rientrano nel Patto per la Sardegna siglato da Regione e Governo. I due interventi costeranno 24milioni di euro, 12milioni ciascuno, e saranno finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Le azioni rientrano peraltro tra quelle già previste dal Piano energetico ambientale regionale e si inseriscono nella più ampia strategia energetica della Regione, che punta modernizzare il sistema e a passare da un modello energetico centralizzato a uno regionale, distribuito, integrato, interconnesso e sostenibile.

L’Università di Cagliari realizzerà smart grid per il Campus di Monserrato e il polo di Ingegneria e Architettura, quella di Sassari per i poli di Agraria, nel quartiere di Monserrato, per quello Bionaturalistico nella zona di Piandanna e per quello Giuridico, nel centro cittadino. Cagliari prevede interventi infrastrutturali, come il sistema di cogenerazione a gas naturale per coprire i consumi elettrici e termici durante l’inverno e gli impianti fotovoltaici per gli altri consumi. Il progetto integra la gestione di fonti rinnovabili non programmabili, come il fotovoltaico, con fonti non rinnovabili a basso livello di emissioni, come il gas. Il tutto sarà integrato con la mobilità elettrica attraverso il ricorso a una flotta di veicoli elettrici da destinare al car sharing e al car pooling che consentirà a docenti e dipendenti di raggiungere il campus dalle proprie abitazioni.

L’Università di Sassari realizzerà una smart grid per ciascuno dei poli più energivori dell’ateneo attraverso impianti di produzione fotovoltaica e di storage che consentiranno di minimizzare gli assorbimenti di energia da rete e di innalzare il livello di autosufficienza energetica di ogni polo. Nel polo di Agraria si realizzerà un impianto ad alta concentrazione fotovoltaica per produrre l’energia elettrica e termica utile a integrare quella della centrale termica dell’ospedale veterinario per la climatizzazione invernale e per quella estiva. Anche Sassari promuoverà la mobilità elettrica grazie all’installazione di stazioni di ricarica e al car sharing con veicoli elettrici.

«Abbiamo coinvolto in questa strategia le due Università sarde perché sono poli di ricerca, fondamentali per veicolare e divulgare una nuova cultura energetica», afferma l’assessora Maria Grazia Piras. «Grazie ai due progetti finanziati, gli atenei sardi saranno luoghi di buone pratiche e attireranno l’interesse di altri ricercatori – è la sua scommessa – tutti, soprattutto i giovani, potranno essere sensibilizzati su un tema centrale del Piano energetico ambientale regionale, ossia l’efficienza e il risparmio energetico». Secondo l’assessora, «con l’implementazione dei progetti, i sistemi energetici dei due poli universitari saranno trasformati in una configurazione integrata e intelligente». Al di là dei vantaggi ambientali ed economici, «si svilupperanno nuove attività di ricerca, si approfondirà l’uso di nuove tecnologie e si integrerà il sistema con la mobilità elettrica – conclude Maria Grazia Piras – stiamo investendo risorse importanti per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici, e questi due progetti rientrano nel disegno di risparmiare sui costi, migliorare la qualità del servizio energetico e ridurre le emissioni climalteranti».

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Energia
30/01/2018