Silvio Carta: innovare in nome della tradizione per esportare la Sardegna nel mondo

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elio carta nella bottaia

Un’eccellente dimostrazione di come restare fedeli alla propria identità, al proprio territorio, alla qualità produttiva possa fare rima con innovazione, espansione, internazionalizzazione. Una attività storica coniugata al futuro: è il caso di Silvio Carta. Sardegna Impresa ha approfondito la conoscenza dell’azienda, che è sinonimo nel mondo di un prodotto di nicchia: la Vernaccia di Oristano.

Quando nasce Silvio Carta?

Tutto è cominciato nei primi anni Cinquanta, quando a Baratili San Pietro il giovanissimo Silvio Carta decide di trasformare l’amore per la Vernaccia di Oristano, vitigno principe della penisola del Sinis, in quella che dopo pochi anni diventa una delle realtà più floride di tutta la zona. Silvio Carta fonda l’omonima azienda credendo fin da subito nella nobiltà e nella generosità di questo antico vitigno. Dopo oltre sessant’anni, Silvio Carta è ancora al timone, condiviso con il figlio Elio, di una grande azienda sempre più sinonimo di Vernaccia.

Da dove trae ispirazione l’idea imprenditoriale?

Si parte da un’idea molto semplice, trasformare i frutti della natura, che un’isola come la nostra ci regala, in prodotti in grado di rappresentare la Sardegna nel mondo. Noi siamo avvolti da un patrimonio autentico, naturalistico, quello storico e artistico, senza dimenticare quello legato alla tradizione e all’artigianato. Ogni bottiglia che produciamo deve essere un racconto, il racconto di un’isola intera.

Chi sono i protagonisti del passato e del presente?

Il protagonista indiscusso dell’azienda è colui da cui tutto ha avuto origine, Silvio Carta, che con la sua forza e instancabile perseveranza ha gettato le basi per il successo e la crescita dell’azienda, dal 1950 a oggi. Passato, presente e futuro dell’azienda sono il frutto di una sinergia unica e vincente: Elio Carta, figlio di Silvio, già nel 1973 ha saputo condividere con il padre le redini di un’azienda in espansione, e con lungimiranza e grandissima capacità di innovare ha saputo interpretare i cambiamenti del mercato, differenziando la produzione prima con i liquori e poi con distillati, senza mai perdere il ruolo primario nel settore vitivinicolo per l’Italia.

Come e quanto è cresciuta l’azienda in termini di produzione, fatturato e occupazione?

Silvio Carta è un’azienda di medie dimensioni che si muove e opera come all’interno di una grande famiglia: dentro Silvio Carta operano trenta addetti nei diversi settori e livelli aziendali. Moltissimi di loro sono collaboratori storici della cantina. Dedizione, senso di appartenenza e amore per questo lavoro hanno permesso di progredire ed espandersi nella massima serenità, consapevoli di avere il supporto di una squadra fenomenale.

Quanto è importante la tradizione?

La chiave del successo, e la filosofia che anima il progetto aziendale, è il rispetto e la cura delle tradizioni di cui l’isola è portatrice. La produzione di Vernaccia di Oristano, oggi come ieri, è scandita da ritmi ancestrali: vendemmia a mano, vinificazione e poi un lungo riposo del vino in antiche botti di solo castagno.

Quanto è importante l’innovazione?

L’innovazione sta alla base del progresso. L’azienda si è sempre dotata delle migliori tecnologie produttive e i passi avanti fatti in campo scientifico le hanno permesso di arrivare, tra le altre cose, al totale efficientamento energetico, riducendo drasticamente l’impatto sull’ambiente. Un’azienda che non guarda all’innovazione resta inesorabilmente al palo.

Qual è il plusvalore di operare in Sardegna?

La Sardegna è un territorio unico al mondo per la ricchezza di materie prime: mirto, ginepro e altre erbe aromatiche sono solo alcuni esempi di elementi dai quali nascono i prodotti di Silvio Carta. Altro valore aggiunto: vivere in un territorio bellissimo e a misura d’uomo dove ancora esistono valori quali il rispetto, la lealtà, la fratellanza e dove è possibile creare relazioni sociali autentiche sia nella vita privata che nel lavoro. Questo è sicuramente uno degli ingredienti segreti della nostra azienda.

Quanto è importante il ricambio generazionale rispetto allo sviluppo di un’attività che ha continua necessità di evolvere?

Il futuro è fatto di studio, intraprendenza e duro lavoro. Le nuove generazioni devono dimostrare di avere il coraggio di agire e farsi carico delle responsabilità; devono conoscere ogni ambito della produzione e delle dinamiche aziendali; devono avere spirito di sacrificio. Solo così, con il ricambio generazionale, si può continuare a crescere.

18/04/2019