Sì alla videosorveglianza sui lavoratori senza informazione, lo dice una sentenza della Corte di Strasburgo

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Video sorveglianza

Se ha fondati sospetti che i dipendenti lo stiano derubando e che le perdite siano ingenti, un datore di lavoro può installare delle telecamere nascoste senza avvertire i lavoratori. L’ha stabilito la Grand Chamber della Corte europea dei diritti dell’uomo con una sentenza del 17 ottobre scorso. I giudici di Strasburgo si sono pronunciati sul ricorso presentato da alcuni dipendenti di un supermercato spagnolo, licenziati dopo essere stati ripresi a rubare in orario di lavoro. Per la Corte non c’era stata nessuna violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, né violazione del diritto a un processo equo.

Per la sentenza sono bilanciati i diritti delle parti coinvolte se la mancata informazione sia dovuta al sospetto di gravi irregolarità e alle perdite economiche subite dal datore, considerabili come giustificazioni serie per una limitazione della privacy. Su tali presupposti, la Corte ha respinto il ricorso dei dipendenti del supermercato spagnolo, ritenendo la condotta datoriale non lesiva.

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Formazione e risorse umane
31/10/2019