
L'agroalimentare è una delle portanti dell’economia. Lo conferma il Report Agrimercati di Ismea sul quarto trimestre del 2024, che restituisce «un quadro incoraggiante, che premia il lavoro, la dedizione e la qualità che da sempre contraddistinguono le nostre filiere agricole e alimentari». Parole del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Numero eloquenti secondo il report. L'industria alimentare ha chiuso l'anno con un incremento della produzione pari all'1,8 per cento, confermando la solidità del comparto e facendo registrare un risultato particolarmente positivo nell'export: nell'anno 2024 ha visto un aumento del 7,5 per cento sul 2023, per un valore complessivo prossimo ai 70 miliardi di euro. Risultati, questi, migliori rispetto alle esportazioni nel loro complesso. Gli occupati risultano essere pari a 930mila (441mila dipendenti e 489mila indipendenti).
Il settore primario è insomma ancora fondamentale per l’economia nazionale. Ma è anche altro, per esempio identità, riconoscibile nei mercati internazionali. Un elemento che viene spesso sottovalutato.