Regime forfettario, modifiche nella manovra 2020

Post-it con scritta flat tax

Il testo della Manovra 2020 all'esame della Commissione Bilancio del Senato, interviene sul regime forfettario cancellando la norma che avrebbe istituito, a decorrere dal 2020, il forfait per contribuenti con compensi compresi tra 65.001 e 100.000 euro, reinserendo alcune delle vecchie cause ostative e prevedendo un regime premiale per gli aderenti che utilizzano esclusivamente le fatture elettroniche.

Fermo restando il rispetto del limite di ricavi o compensi pari a 65.000 euro, sono stati reintrodotti

  1. il requisito relativo al sostenimento delle spese per il personale e lavoro accessorio per un ammontare complessivo non superiore ad euro 20.000 lordi, pertanto se il contribuente forfetario si è avvalso nell’anno 2019 dell’opera di un lavoratore dipendente o di un collaboratore, la cui retribuzione o compenso ammonta a 25.000 euro, dal successivo anno 2020 scatterà l’obbligo di uscire dal forfait.

  2. la causa di esclusione relativa al conseguimento, nel corso dell'anno precedente a quello in cui si intende avvalersi del forfait, di redditi di lavoro dipendente o assimilato eccedenti la soglia di 30.000 euro.

La legge di Bilancio 2020 non ha introdotto l’obbligo di emissione della fattura in formato elettronico tuttavia, incentiva i contribuenti forfettari all’emissione dei documenti in formato digitale prevedendo un regime premiale per i contribuenti che, per ogni operazione, emetteranno fattura in forma elettronica. In tal caso i termini di accertamento si riducono da cinque a quattro anni rispetto al termine di presentazione della dichiarazione annuale.

Sarà però sufficiente, l’emissione di una sola fattura in formato analogico, per perdere il beneficio previsto dal regime premiale.