Psr, la sfida dell’assessore Caria: «Risorse aumentate e tempi di erogazione ridotte, ma servono più risorse per i giovani»

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«Rispetto alle precedenti programmazioni per le Misure del Piano di sviluppo rurale che riguardano i giovani, gli investimenti aziendali o la trasformazione abbiamo ridotto i ritardi, aumentato la spesa e soddisfatto più domande». È l’analisi dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha illustrato in pubblico, in una conferenza stampa convocata apposta, lo stato delle domande per i bandi della Misura 6.1 – Primo insediamento dei giovani in agricoltura, Misura 4.1 – Sostegno a investimenti nelle aziende agricole, Misura 4.2 – Sostegno a investimenti in favore della trasformazione e commercializzazione e dello sviluppo dei prodotti agricoli, e Misura 6.1 e 4.1 integrate – Pacchetto giovani. Nonostante i risultati rivendicati, «non ci sottraiamo alle nostre responsabilità e faremo di tutto per dare risposte ai cittadini, riducendo ulteriormente i nostri tempi e cercando di aumentare le risorse, a oggi sono insufficienti per tutti quelli che presentano domanda di aiuto», spiega Caria.

Per le Misure citate, inserite nel Psr 2014-2020, ci sono 1miliardo e 308milioni di euro: è il quarto stanziamento in Italia. «Per soddisfare tutte le domande servirebbero altri 80milioni di euro, servirebbe rimodulare il Psr e trovare nuove risorse per far scorrere le graduatorie – prosegue Caria – vorrei dare una risposta positiva a tutti i giovani che vogliono costruire il loro futuro in campagna, ma per fare la rimodulazione serve che tutti i portatori di interesse concordi sull’importanza del ricambio generazionale in agricoltura facciano proposte e ci indichino dove andare a prendere i soldi». Tradotto, per l’assessore «la coperta è corta, e per rimpinguare un intervento si riducono le spese da altre parti», specifica Caria. «Sono così convinto che si debba puntare sui giovani che mi verrebbe da manifestare con loro», aggiunge. “Prima dell’estate, con la collaborazione dell’Agea – conclude l’assessore – speriamo di erogare buona parte degli aiuti». Anche perché, è l’ultima chiosa, «da qualche settimana è partita la macchina dei pagamenti e farò quanto mi compete per sollecitare gli uffici romani a velocizzare l’attività».

La Misura 6.1 eroga 35mila euro a fondo perduto a chi si insedia: le richieste sono state 1668. Il Pacchetto Giovani, che integra risorse della Misura 6.1 e della Misura 4.1 sugli investimenti, è un aiuto a fondo perduto di 50mila euro per sostenere gli investimenti sulla nuova azienda: in questo caso le domande sono state 1317, per un totale di 2985.

La Misura 6.1 ha una dotazione finanziaria di 20milioni di euro, il Pacchetto giovani di oltre 50milioni, per un totale in favore del ricambio generazionale in agricoltura che supera i 70milioni.

Delle 2985 domande, 883 sono coperte dagli oltre 70milioni già disponibili, ma anche altri giovani potrebbero essere finanziati se non dovessero essere usate tutte le risorse sugli investimenti.

La Misura 4.1 ha ricevuto oltre mille domande: la metà, per un totale di oltre 31milioni, sono in istruttoria. I fondi disponibili ammontano a 70milioni di euro. Per la Misura 4.2, la cui dotazione finanziaria è di 25milioni di euro, ci sono state 99 richieste: l’istruttoria è quasi ultimata, le concessioni sono 62, l’importo è di 21milioni.

Al 31 gennaio, la spesa dal Psr 2014-2020 a opera della Regione ammonta a 275milioni: già raggiunti gli obiettivi di spesa imposti da Bruxelles per tutto il 2018. La Regione ha aumentato anche gli stanziamenti per far le emergenze climatico-ambientali: dei quasi 120milioni di euro disponibili, 45milioni sono per l’ovicaprino, 20milioni per il bovino e il resto dell’agricoltura, 30milioni per il settore irriguo e i Consorzi di Bonifica.

21/02/2018