Politica di coesione dell'Ue: investimenti per 543 miliardi di euro e 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro nel periodo 2021-2027

Europa

L’Unione europea stima che entro il 2027 saranno creati 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro negli Stati membri grazie a investimenti pari a pari a 545 miliardi di euro programmati con la politica di coesione. Oltre alla creazione di nuova occupazione, i finanziamenti faranno aumentare il Pil dell’Ue in media dello 0,5% entro la fine del decennio, con picchi del 4% in alcuni Paesi.

Queste conclusioni sono contenute nella relazione pubblicata dall’Ue in cui si prendono in analisi i risultati della programmazione della politica di coesione per il periodo 2021-2027.

Nel periodo considerato saranno effettuati investimenti pari a 545 miliardi di euro, 378 dei quali finanziati dall'Ue. Questi investimenti favoriranno una convergenza socioeconomica duratura, la coesione territoriale, un'Europa sociale e inclusiva e una transizione verde e digitale agevole ed equa.

La politica di coesione dell’Ue sostiene in particolar modo la ricerca e l'innovazione e contribuisce a ridurre il divario digitale anche attraverso la modernizzazione e la digitalizzazione dei servizi pubblici (con il coinvolgimento di 22.500 amministrazioni pubbliche) e la trasformazione digitale delle imprese. Sostiene inoltre lo sviluppo dicompetenze e infrastrutture digitali, anche tramite il collegamento di 3,1 milioni di famiglie alle reti mobili ad alta velocità e alle infrastrutture digitali fisse.

Altro ambito su cui agisce la politica di coesione è la transizione verde, volta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell'Ue di almeno il 55% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo investendo nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili: per esempio si prevede che 32 milioni di m² di edifici pubblici e 723 mila famiglie beneficeranno del miglioramento delle prestazioni energetiche e che sarà installata una capacità supplementare di 9.555 MW per la produzione di energia rinnovabile.

Per sostenere l'adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione dei rischi di catastrofi, la politica sosterrà la costruzione di nuove infrastrutture verdi su una superficie di 229 mila ettari.

Sarà promossa anche la mobilità urbana sostenibile con la realizzazione di 1.230 km di linee tranviarie e metropolitane nuove e modernizzate e di 12.200 km di infrastrutture ciclabili.

Grazie agli investimenti della politica di coesione 16,4 milioni di persone beneficeranno di un approvvigionamento d'acqua pulita e di migliori infrastrutture di trattamento delle acque reflue.

Sarà dato sostegno a quasi 39.000 imprese perché aderiscano alla transizione. In particolare oltre 5mila piccole e medie imprese (PMI) beneficeranno di investimenti in nuove competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità. Fino a 120mila disoccupati beneficeranno di misure di sostegno al mercato del lavoro e quasi 200 mila persone acquisiranno nuove qualifiche.

Una fetta di investimenti riguarderà i trasporti, con la costruzione o modernizzazione di 3.900 km di linee ferroviarie della rete europea dei trasporti