Pizzerie, ottimismo nel settore

Pizzerie ottimiste

Rappresenta la produzione agrolimentare italiana nel mondo e allo stesso tempo è uno dei piatti più diffusi e consumati. Il settore sembra non conoscere crisi, tanto che cinque pizzerie su dieci confidano di aumentare il loro fatturato quest’anno, mentre tre su dieci prevedono un andamento in linea con il 2023. Quindi solo poco meno di due su dieci temono un calo lieve (11,5%) o importante (7%). Lo dice l’Osservatorio pizza 2024, presentato nei giorni scorsi ovviamente a Napoli da CNA Agroalimentare in occasione di TuttoPizza, Salone internazionale della pizza.

Oggi la pizza non è più considerato il piatto dei poveri e a tavola ha ormai conquistato un ruolo da protagonista. Nel campione preso in considerazione dall’analisi le pizzerie rappresentano il 40 per cento del totale, i ristoranti-pizzeria intorno al 60 per cento. Nei locali pubblici la clientela è rappresentata soprattutto da famiglie (per il 48 per cento). I giovani sotto i 30 anni costituiscono un terzo dei frequentatori. E tanti sono i turisti, che nelle località da loro più frequentate sono un quinto della clientela complessiva.

La metà del campione ha un forno a legna per la cottura, il 42 per cento un forno elettrico o a gas, l’8 entrambe le tipologie. 

In crescita esponenziale le consegne a domicilio, insieme all’asporto. Sei interpellati su dieci effettuano questo servizio: per il 60 per cento incide sul 30 per cento del fatturato globale, per il 7 per cento sale tra il 30 e il 50 per cento, per oltre il 26 per cento tra il 50 e l’80 per cento.

Fondamentale infine il sito web: lo ha attivato il 90 per cento delle imprese.