Occupazione, boccata d'ossigeno dai cantieri comunali finanziati dalla Regione

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lavoro - immagine simbolica

Sessantamila domande in quattro anni, una boccata di ossigeno per disoccupati e per chi cerca una prima occasione nel mondo del lavoro. È nel segno di questi elementi numerici che in Sardegna ripartono i cantieri comunali. Si riparte, peraltro, con un’interessante novità anche dal punto di vista procedurale: addio alla carta, le domande potranno effettuare esclusivamente attraverso il portale Sardegna Lavoro, seguendo le indicazioni online e candidandosi senza più doversi presentare ai Centri per l’impiego, cui spetterà il compito di stilare la graduatoria finale.

Ai cantieri comunali possono accedere persone domiciliate nel Comune proponente. Le graduatorie terranno conto di anzianità e reddito Isee. Sulle pagine di Aspal e Sardegna Lavoro sarà pubblicato prima il preavviso, poi l’avviso vero e proprio, contenente le date entro cui è possibile presentare la domanda. in questo modo la Regione intende incentivare l’occupazione attraverso fondi ai Comuni, che predispongono progetti finalizzati soprattutto alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione di opere pubbliche. Il progetto finanzia anche attività pubbliche o di pubblica utilità e la promozione o il sostegno di piani occupazionali connessi all’utilizzo delle risorse locali. I cantieri comunali sono rivolti a persone senza occupazione e senza alcuna forma di sostegno al reddito, per migliorare il profilo di occupabilità dei destinatari.

La misura ha sempre avuto grande successo. Nel 2016 le richieste sono state 4.435 con 133 procedure, nel 2017 si è arrivati a 5.536 e 227 procedure, nel 2018 diventate 4081 domande per 226 procedure e 3.773 domande per 226 procedure nel 2019. A queste si aggiungono le domande dei cantieri Lavoras, per un totale intorno alle 42mila domande.

Argomenti
Formazione e risorse umane
01/07/2020