Cresce anche in Sardegna la richiesta di lavoratori nel settore green. Le aziende, in particolare le imprese artigiane, hanno necessità di addetti specializzati in transizione verde. Lo rivela in una nota stampa la Confartigianato regionale, che specifica che la domanda arriverebbe in questo momento a oltre 8mila lavoratori da assumere per combattere il caro energia e per utilizzare in modo efficiente le risorse energetiche. Numeri che emergono da una analisi effettuata dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sulle “Assunzioni con competenze green”, sui dati Unioncamere-Anpal e Excelsior 2023”.
I nuovi addetti “green” coprirebbero il 50,6% di tutte le chiamate attese nel settore artigiano. L’isola si colloca così al quinto posto tra le regioni italiane per domanda di lavoratori con queste specifiche competenze. Una classifica guidata da Lazio (prima), Molise (seconda) e Basilicata. A livello nazionale le “assunzioni verdi” previste sono circa 242mila e rappresentano il 46,5% del totale di quelle programmate. Tutto ciò in un panorama dove il 66% dei piccoli imprenditori è impegnato a ridurre l’impatto ambientale. Tra i settori artigiani più interessati a questi cambiamenti ci sono manifattura e servizi. Per quanto riguarda gli investimenti, in Sardegna 14.520 imprese, tra il 2018 e 2022, hanno effettuato eco-investimenti.
Secondo l'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), agenzia dell'Onu, l'impegno dell'Unione Europea verso gli obiettivi climatici potrebbe generare un aumento esponenziale di posti di lavoro nel settore dell'ecosostenibilità entro il 2030, con un totale di circa 24 milioni di assunzioni. Tra le figure professionali più richieste ci sono ingegneri energetici, tecnici del risparmio energetico, ecobrand ed energy manager, auditor ambientali, esperti di impatto ambientale e di acquisti verdi, programmatori di risorse agroforestali.