MISE “Pride and Prejudice” la forza dell' export. Quello che non si dice del made in Italy

Il Ministero dello Sviluppo Economico presenta "una serie di leve competitive” dell’economia italiana.

Un’economia sempre più internazionalizzata: l’export è il principale volano per la crescita dell’economia italiana, e nel 2013 ha pesato sul PIL per il 30%.

Non solo gusto e bellezza: i nostri marchi e prodotti sono alla base del successo del “Made in Italy” nel mondo. Fattori di eccellenza che non si limitano ai tradizionali settori merceologici di punta (alimentazione, abbigliamento, arredo). La meccanica rappresenta infatti il settore più importante per surplus commerciale con l’estero.

C’è fame di Italia nel mondo: nei prossimi anni, 800 milioni di nuovi consumatori si affacceranno sul mercato, attirati dai beni e dallo stile di vita italiano.

Vi presentiamo qui una serie di leve competitive forse ancora poco note dell’economia italiana, per una più fedele rappresentazione di un Paese caratterizzato da un solido ecosistema manifatturiero, un’economia diversificata e una radicata cultura all’export.

1)    Surplus manifatturiero: Italia quinta tra i paesi del G20
2)    Leadership per surplus commerciale su quasi 1000 prodotti nel mondo
3)    Esportazioni mondiali di prodotti manifatturieri: quota di export mantenuta rispetto al 2000
4)    Produzione manifatturiera mondiale: mantenimento della posizione di sesto produttore
5)    Non solo moda e cibo: specializzazione settoriale nei macchinari
6)    Andamento del fatturato industriale: il fatturato estero cresce più di quello interno
7)    Secondo il Trade performance index l’Italia è il secondo Paese più performante

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Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico