
Nel corso dei primi nove mesi del 2024, il panorama occupazionale sardo presenta un quadro interessante, con 293.577 nuove attivazioni contrattuali che mantengono una sostanziale stabilità rispetto all'anno precedente, ma mostrano un incremento significativo rispetto al 2022.
Un dato particolarmente positivo è la distribuzione pressoché paritaria delle nuove assunzioni tra uomini e donne. Questo aspetto sottolinea un progresso importante verso l'uguaglianza di genere nel mercato del lavoro sardo anche in considerazione del fatto che il tasso di occupazione maschile, pari al 66%, è nettamente superiore al 52% fatto registrare dalla componente femminile.
L'analisi delle tipologie contrattuali rivela un panorama caratterizzato da una netta prevalenza dei contratti a tempo determinato, che rappresentano circa i due terzi delle nuove assunzioni. Al contrario, i contratti a tempo indeterminato si attestano solo al 7%, evidenziando una tendenza alla flessibilità lavorativa, fenomeno particolarmente accentuato durante i mesi estivi.
Il dato che solleva interrogativi sulla stabilità occupazionale e sulla qualità dei rapporti di lavoro e rappresentato dal trend preoccupante che emerge dall'andamento dei contratti a tempo indeterminato: si registra, infatti, un calo del 14% rispetto al 2023 e addirittura del 18% se confrontato con il 2022
La classe d'età dai 26 ai 40 anni continua a rappresentare il nucleo centrale delle nuove assunzioni, sebbene si osservi un leggero calo di circa 3 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2023. Un elemento di particolare interesse è la crescita trasversale delle altre fasce d'età, con un incremento particolarmente significativo nella fascia degli over 65.
Conclusioni: I dati ASPAL dei Centri per l'Impiego (CPI) tracciano un quadro del mercato del lavoro sardo che, pur mantenendo una certa stabilità, mostra segnali di trasformazione. Il maggior utilizzo di contratti flessibili, la parità di genere e l'apertura verso fasce d'età più diverse rappresentano elementi di riflessione per le politiche occupazionali future.
L’infografica è bastata dall’elaborazione di dati di fonte ASPAL CPI, periodo gennaio-settembre 2024