Mercato auto, 2022 chiude con segno negativo

Automobili

Nonostante negli ultimi cinque mesi si sia registrata una crescita costante delle vendite, il mercato dell’auto ha chiuso il 2022 con il segno negativo: 1.316.702 unità immatricolate, oltre 141.000 auto in meno rispetto al 2021, pari a un calo del 9,7%.

Lo rivela un’analisi pubblicata dalla Cgia Mestre, secondo cui il mercato dell’auto è stato positivo anche a dicembre con un +21% grazie alle 104.915 nuove immatricolazioni registrate nel mese rispetto alle 86.717 unità di dicembre 2021.

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, conferma una crescita in volume dei privati, al 52,8% di quota, che li porta a chiudere il 2022 comunque con immatricolazioni in flessione, su una share del 58,3% (-4,3). Le autoimmatricolazioni confermano volume e quota in calo e chiudono l’anno all’8,5% del totale (-1,4). In forte crescita il noleggio a lungo termine, che raggiunge il 28,7% del totale mercato di dicembre, grazie all’ottima performance di Top e Captive, e chiude il 2022 al 23,1% di quota (+5,5). In recupero anche in dicembre il noleggio a breve termine che a fine anno si ferma, però, al 3,9% di quota di mercato (-0,4). Prosegue il trend positivo delle società, al 7% di quota in dicembre e al 6,2% (+0,5 p.p.) nei 12 mesi 2022.

Tra le alimentazioni, benzina e diesel segnano una crescita a doppia cifra nel mese, ma perdono in volume sul totale 2022 chiudendo rispettivamente al 27,5% (-2,2) e al 20% di quota (-2,6). Il Gpl chiude dicembre e totale anno in crescita, archiviando nell’intero 2022 l’8,9% delle preferenze (+1,6). Prosegue la frenata del metano che nel 2022 si ferma appena allo 0,8% di rappresentatività. In dicembre le ECV coprono il 9,4% delle preferenze, con le elettriche pure (BEV) al 4,3% e le plug-in (PHEV) al 5,1%; nell’intero anno chiudono rispettivamente al 3,7% (-0,9) e al 5,1% (+0,4). Molto dinamiche le ibride che chiudono il 2022 guadagnando oltre 5 punti di quota, al 34,1% di share, con un 9,1% per le “full” hybrid e 25,0% per le “mild” hybrid.

Anche in dicembre crescono a doppia cifra tutti i segmenti, ad eccezione delle city car che cedono in volume e si fermano al 13,8% di share, con una quota nei 12 mesi che perde 2,5 punti, al 15,2% del totale. Le utilitarie nel totale anno guadagnano 1,7 punti, al 39,3% di quota, il segmento C conferma il 29,7% del totale, il segmento D sale al 13,3%, l’E al 2,2% e l’alto di gamma allo 0,4%.

Fra le carrozzerie, nel 2022 crossover e fuoristrada guadagnano oltre 5 punti, al 53,7% del totale (i primi al 43,2%, gli altri al 10,5%). Le berline perdono 4,6 punti e scendono al 39,6% di quota. Le station wagon si fermano al 3,4% (-0,2).

Dal punto di vista delle aree geografiche, il Nord Ovest e il Nord Est chiudono il 2022 a pari merito sul podio con il 30,5% di quota, il Centro Italia guadagna 1 punto, al 23,1% del totale, l’area meridionale scende al 10,7% e quella insulare al 5,3%.