Marchi di interesse nazionale, il Ministero delle Imprese potrà impedire l’estinzione

Marchi di interesse nazionale

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy potrà acquisire la titolarità dei marchi di particolare interesse nazionale delle imprese che cessano la propria attività. È prevista inoltre la concessione agli operatori nazionali ed esteri che investono in Italia. Il decreto ministeriale attua una particolare disposizione della Legge “Made in Italy” (206/2023). Sono stabiliti i criteri e le modalità di attuazione della procedura di subentro da parte del Ministero nella titolarità dei marchi.

L’obiettivo della norma è che sia evitata la perdita del patrimonio rappresentato dai marchi del Made in Italy, registrati o per i quali sia dimostrabile l’uso continuativo da almeno 50 anni, che godono inoltre di una rilevante notorietà e sono utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati da un'impresa produttiva nazionale di eccellenza collegata al territorio nazionale. Sono previste due linee di intervento. Una riguarda i marchi collegati a imprese che intendono cessare l’attività: entro 60 giorni sarà emanato un ulteriore decreto ministeriale, con il quale sarà definita la modulistica, la data di avvio della procedura e le eventuali ulteriori indicazioni di carattere operativo che le imprese dovranno seguire. Nel caso in cui la Direzione Generale per la politica industriale manifesti l’interesse a subentrare nella titolarità, l’impresa concederà gratuitamente il marchio con apposito atto.

La seconda linea di intervento riguarda invece i marchi per i quali si presume il non utilizzo da almeno cinque anni. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in caso di accertamento della decadenza del marchio per mancato utilizzo da almeno cinque anni, potrà depositare domanda di registrazione a proprio nome e autorizzarne la titolarità a imprese nazionali o estere che intendono investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive ubicate all’estero, mediante contratto di licenza gratuita per un periodo non inferiore a dieci anni.

Consulta il documento