Lotta allo spopolamento, ecco il piano da 7milioni e mezzo per Gennargentu e Mandrolisai

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Incontro Snai con l'assessore Paci a Belvì

Lo spopolamento delle zone interne della Sardegna si può contrastare e abbattere cercando di favorire le opportunità di lavoro mirate allo sviluppo territoriale. Dopo la Snati – Strategia nazionale per le aree interne già messa a punto per l’Alta Marmilla, è pronto il progetto per promuovere lo sviluppo locale e per garantire ai 14mila e 382 cittadini del Gennargentu-Mandrolisai l’accesso a servizi essenziali come istruzione, salute e mobilità. In ballo ci sono 7milioni e mezzo di finanziamento, provenienti per metà dallo Stato e per metà dalla Regione.

L’iniziativa in fase preliminare è stata presentata all’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, in un incontro a Belvì con la coordinatrice nazionale della Snai, Sabrina Lucatelli, il sindaco Salvatore Casula, il referente territoriale e sindaco di Tonara, Flavia Loche, il presidente della Comunità Montana e primo cittadino di Atzara, Alessandro Corona, il direttore del Crp, Gianluca Cadeddu, e tutti i sindaci del territorio.

«Per favorire lo sviluppo del territorio con questa strategia – sostiene Paci – è importante creare un Club di prodotto che nasca dai privati e lavori in stretta sinergia con la Dmo regionale, ossia la Destination management organization». Secondo l’assessore, «il club di prodotto deve includere grandi specializzazioni in una visione globale, con operatori privati che diversificano la produzione e hanno lo stesso obiettivo di crescita». Accompagnando processi del genere, «facciamo scelte strategiche e acceleriamo al massimo i tempi – conclude Paci – sono sicuro che riusciremo a chiudere anche questa seconda Snai».

Argomenti
Ambiente e salute
20/07/2018