L'acquisto di mascherine e barriere protettive rientra tra i costi di sanificazione degli ambienti di lavoro: sì al credito di imposta

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mascherina chirurgica

Anche le spese per l’acquisto di mascherine e barriere protettive per mettere al sicuro i lavoratori dal rischio degli agenti biologici rientrano fra i costi di sanificazione degli ambienti di lavoro ammessi al credito di imposta. A stabilirlo è il “Decreto Liquidità” (DL 23/2020), che amplia così il bonus già introdotto con il Decreto “Cura Italia” (DL 18/2020). A beneficiarne sono tutti i soggetti che esercitano attività di impresa, arte o professione, ai quali può essere attribuito un incentivo pari al 50% delle spese sostenute nel periodo d'imposta 2020, fino a un massimo di 20 mila euro. Sono considerate spese ammissibili per l’accesso al credito d’imposta quelle sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale compresi mascherine chirurgiche Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, nonché dispositivi di sicurezza idonei a proteggere i lavoratori come, per esempio, barriere e pannelli protettivi. Sono comprese anche le spese per l’acquisto di detergenti per le mani e disinfettanti.

Argomenti
Ambiente e salute
20/04/2020