La scommessa di "Makers Pro Sa Sardigna": i poli sardi dell'innovazione si alleano. L'emergenza accelera una sfida che guarda lontano

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Si chiama “Makers Pro Sa Sardigna” ed è il progetto di cui sono protagonisti Abinsula, il FabLab Uniss e l’Università di Sassari, l’ArtLab dell’Accademia di Belle arti “Mario Sironi” di Sassari, l’Ailun/Simannu – Fab Lab Make in Nuoro, Eikon, FabLab Cagliari, FabLAB Sulcis, Laboratorio K, FabLab Sassari, Sardegna 2050 e Centro Servizi Computer. È nato in pochi giorni con un obiettivo dichiarato. “Giocare di squadra e mettere in campo tutto il know how di cui la Sardegna può disporre”, come spiegano i protagonisti di questa coraggiosa iniziativa che parte, non casualmente, in piena emergenza sanitaria. Uno dei primi ambiti su cui testare quello che i diretti interessati definiscono “un laboratorio multitasking e iper tecnologico, aperto all’apporto di nuovi contributi e in divenire, in cui lavorare su idee da trasformare in concreta realtà”, sarà proprio la materializzazione di “idee da sfruttare a supporto di chi combatte in prima linea contro il diffondersi del Covid-19”, dicono ancora i Makers Pro Sa Sardigna. Attraverso tecnologie come la stampa 3D e il taglio laser, si lavora alla produzione di prototipi per strumenti protettivi, mascherine in primis, con l’imminente consegna dei primi 340 prototipi da sottoporre a valutazione e testing ospedaliero, mentre altri 500 sono già in stampa. “La prototipazione rapida è stata possibile grazie a Sardegna Ricerche – sottolineano i protagonisti dell’impresa – che ha acquistato e messo a disposizione il materiale dei suoi laboratori per il raggiungimento dell’obiettivo”.

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Ricerca e innovazione
27/03/2020