![<span>Photo by <a href="https://unsplash.com/@markusspiske?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Markus Spiske</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/european-union?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a></span> Europa](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/02/markus-spiske-wIUxLHndcLw-unsplash%20%281%29.jpg?itok=oOIXGAsM)
La pandemia ha rafforzato la convinzione che l’Unione europea sia il luogo giusto per sviluppare soluzioni efficaci per combattere il COVID-19 e i suoi effetti. Un nuovo sondaggio, commissionato dal Parlamento europeo e condotto fra novembre e dicembre 2020 da Kantar, rileva che quasi tre intervistati su quattro (72%) ritengono che il piano di ripresa dell'UE consentirebbe all'economia del proprio paese di riprendersi più rapidamente dagli effetti negativi della pandemia di coronavirus. L’Italia, con il 69%, è in linea con la media europea.
Gli europei che si esprimono positivamente sull’UE sono aumentati di 10 punti percentuali, rispetto all’autunno 2019, arrivando a un totale del 50%. Gli italiani intervistati che hanno un’immagine positiva o molto positiva dell’UE si assestano al 43%, con 11 punti percentuali di aumento rispetto all’autunno 2019.
In Italia, il 52% degli intervistati ritiene che il Paese abbia beneficiato dell’appartenenza all’Unione, innanzitutto in termini di cooperazione tra gli Stati e difesa della pace, maggiori opportunità di lavoro e capacità di far sentire la propria voce nel mondo. Sebbene il dato sia il più basso dell’UE (media UE: 72%), si registra un aumento di dieci punti percentuali rispetto a giugno 2020.