Investimenti in Sardegna, Pigliaru riceve i vertici di Zte

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ricevuto insieme al vicepresidente Raffaele Paci i vertici di Zte, grande multinazionale cinese, quinto produttore in Europa e settimo al mondo di smartphone e altri prodotti di telecomunicazione. Al presidente di Zte Europa, Hu Kun, al vicepresidente Enterprise, Tan Haipeng, e agli altri importanti dirigenti dell'azienda, Pigliaru e Paci hanno presentato il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, il delegato del rettore per l’Ict, Gianni Fenu, i presidenti di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, e della Camera di commercio di Cagliari, Maurizio De Pascale, il direttore del Centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu, il presidente del Crs4, Luigi Filippini, il direttore di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu.

«Attrazione di investimenti, Ict, alta tecnologia, la Sardegna si propone come laboratorio di ricerca e innovazione, forte delle sue consolidate competenze nel settore dell’Ict, che le hanno permesso di conquistare il primo posto in Italia per numero di start up innovative e il secondo per attrazione di capitali privati con le joint venture», sottolinea Pigliaru. «Siamo convinti che la Sardegna offra agli imprenditori nel campo dell’alta tecnologia tutte le condizioni favorevoli per investire – dice il presidente – grandi competenze e forte propensione, un’amministrazione regionale sensibile e attiva, un ecosistema che lavora insieme e funziona».

Secondo Raffaele Paci, «la Giunta ha fatto molto per creare condizioni favorevoli e attrarre investitori internazionali in Sardegna, come la strategia di innovazione intelligente S3, gli interventi per la banda ultralarga, l’azzeramento delle tasse per cinque anni per le nuove imprese, l’Irap più bassa d’Italia, la burocrazia ridotta all’essenziale, la semplificazione amministrativa». Nell’isola, sostiene l’assessore delle Finanze, «abbiamo tutte le condizioni favorevoli, come conferma l’interesse di aziende come Zte, Inpeco, Microsoft, Huawei, Bonifiche Ferraresi e Amazon». Perché anche Zte, annuncia Paci, «sta valutando la possibilità di investire in Sardegna, che attraverso l’alta tecnologia intende superare l’isolamento e diventare un grande laboratorio di ricerca e innovazione, punto di riferimento a livello internazionale».

Dal canto suo, «l’Università di Cagliari accoglie con entusiasmo questa nuova opportunità di collaborazione, siamo un ateneo multidisciplinare e offriamo la nostra esperienza sia nel settore della ricerca Ict che in altri campi», dicono il rettore e il delegato Ict. «C’è grande attenzione da parte del mondo delle imprese per l’ipotesi che Zte possa fare investimenti in Sardegna», assicura il presidente regionale di Confindustria.