Industria mangimistica importante asset nella filiera agro-zootecnica-alimentare nazionale

Industria mangimistica

Sono quasi 900mila le imprese attive nell’ambito dell'industria mangimistica, che riveste un'importanza strategica nella filiera agro-zootecnica-alimentare nazionale. Svolgono una funzione di cerniera tra la produzione agricola primaria e l'allevamento: dalla prima acquista le materie prime necessarie a produrre i mangimi che vengono poi destinati agli allevatori. Nei giorni scorsi è stato presentato a Roma nella sede del Ministero dell’Agricoltura il Secondo Rapporto sulla FeedEconomy, redatto da Nomisma e commissionato da Assalzoo, Associazione Nazionale tra i produttori di Alimenti Zootecnici.

Il settore vale nel complesso 150 miliardi di euro, ovvero circa il 38 per cento dell'agroalimentare nazionale. Un comparto cruciale anche per garantire la sicurezza alimentare ed elevare il grado di sovranità alimentare del Paese. Ma si tratta anche di un elemento importante del made in Italy alimentare conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Dal punto di vista economico è rilevante non solo l’aspetto della produzione ma anche quella del consumo da parte degli utenti finali. Adesso le prospettive di ulteriore sviluppo del settore sono duplici: da un lato ottimizzare il mercato e dall’altro diminuire le importazioni di mangimistica. Uno strumento che si può rivelare determinante è il nuovo Tavolo di lavoro, insieme alle Tea, le biotecnologie utili per rendere le produzioni più resistenti ai parassiti e alla siccità.