Indicazioni geografiche: un tesoro europeo che vale 75 miliardi di euro

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Il 7 per cento delle vendite registrate nell'agroalimentare europeo è rappresentato dai prodotti contenenti una "Indicazione geografica" (IG): un marchio che vale quasi 75 miliardi di euro e che raddoppia il valore degli alimenti e delle bevande. La Commissione europea ha pubblicato in questi giorni uno studio che mette nero su bianco il "peso" di questa e delle altre certificazioni. Una carta su cui puntare per rafforzare il comparto in questo momento di crisi. Lo studio dell'Ue è il frutto di una consultazione pubblica online condotta dal 4 novembre 2019 al 3 febbraio 2020 per raccogliere le osservazioni dei portatori di interesse sull'argomento.

«Le indicazioni geografiche europee rispecchiano la ricchezza e la diversità dei prodotti che il nostro settore agricolo ha da offrire - ha dichiarato Janusz Wojciechowski, commissario per l'Agricoltura - i benefici per i produttori sono chiari. Possono vendere a un prezzo più elevato a consumatori che cercano prodotti regionali genuini. Le indicazioni geografiche sono un elemento fondamentale dei nostri accordi commerciali. Proteggendo i prodotti in tutto il mondo, ne impediamo l'uso fraudolento dei nomi e preserviamo la buona reputazione dei prodotti agroalimentari e delle bevande europei. Le indicazioni geografiche tutelano il valore locale a livello mondiale».

Il sistema dei diritti di proprietà intellettuale dell'UE è nato per tutelare giuridicamente le produzioni contro imitazioni e abusi. C'è la DOP (denominazioni di origine protetta) per prodotti agroalimentari e vini, la IGP (indicazione geografica protetta), l'IG (indicazione geografica) e l'STG (specialità tradizionale garantita), che valorizza gli aspetti tradizionali dei prodotti senza un legame con una specifica zona geografica. L'Unione europea ha adottato questa strategia per promuovere e tutelare quelli che considera come il fiore all'occhiello del patrimonio gastronomico tradizionale delle regioni. Un motore economico per lanciare il tutto il mondo settore agroalimentare nazionale. L'UE ha concluso più di 30 accordi internazionali che consentono il riconoscimento di numerose indicazioni geografiche dell'UE al di fuori dei suoi confini e il riconoscimento delle indicazioni geografiche dei paesi terzi nell'UE.

Argomenti
Internazionalizzazione ed export
30/04/2020