
Il progetto ECCELSI, acronimo di Economia Circolare Cooperativa Esercitando la Leva della Simbiosi Industriale, abbraccia la Sardegna grazie al coinvolgimento di Confindustria Centro Nord Sardegna.
Il progetto, di cui è capofila la Fondazione ISI di Pisa - Fondazione per l’Innovazione e lo Sviluppo Imprenditoriale, affiancata dai partner Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant'Anna di Pisa, Confindustria Centro Nord Sardegna, Confindustria Genova - Liguria, Camera di Commercio della Corsica, Camera di Commercio Nizza e Costa Azzurra, EA Eco-entreprises, è stato presentato nei giorni scorsi alla Camera di commercio di Pisa.
Si tratta di un progetto co-finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021-2027, che avrà una durata di 36 mesi, con obiettivo finale la promozione dello sviluppo di filiere produttive innovative e circolari nel territorio transfrontaliero, attivando processi di simbiosi industriale in grado di interessare i più importanti settori dell’economia locale collegati alla Green&Blue Economy.
«Le imprese associate a Confindustria Centro Nord Sardegna saranno coinvolte nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative per affrontare le sfide della sostenibilità industriale – spiega Roberto Chironi, funzionario dell'ufficio economico dell’Associazione, intervenuto all’evento di lancio a Pisa –. Sarà perciò utile il confronto con altre realtà dell'area di cooperazione per esplorare soluzioni di simbiosi industriale, ai fini del recupero e riutilizzo degli scarti di lavorazione in un'ottica di economia circolare». Tra i comparti maggiormente interessati ci sono l'agroalimentare, l'edilizia, la trasformazione del sughero, la cantieristica navale e le attività estrattive.
Nel dettaglio, le attività dei partner del progetto ECCELSI saranno focalizzate sulla costruzione di un sistema di facilitazione della simbiosi industriale a supporto alle imprese interessate ad avviare o rafforzare progetti circolari, attraverso lo sviluppo di una piattaforma informatica per l’incontro di domanda e offerta di scarti e sottoprodotti, l’organizzazione di attività di formazione e capacity building per imprese e stakeholder, il finanziamento di progetti pilota e di studi di fattibilità. I risultati saranno utilizzati per promuovere ulteriori azioni di economia circolare e formulare suggerimenti di policy per gli enti regionali e locali, con ricadute dirette sul rafforzamento delle PMI.