Avviare la reciproca conoscenza in vista di opportunità di scambio e collaborazione tra l’isola e una delle province cinesi più importanti, la terza per prodotto interno lordo e la seconda per numero di abitanti. È l’obiettivo della prima missione compiuta in Sardegna dagli esponenti istituzionali ed economici della provincia di Shandong. La delegazione cinese guidata da Zhang Jigang, vicepresidente esecutivo della Chinese people’s association of friendship with foreign countries, ha incontrato Maria Grazia Piras.Con l'assessora regionale dell’Industria anche Sebastiano Piredda e Antonio Biancu, rispettivamente direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura e segretario dell’assessore, ed Enrico Murgia, capo di gabinetto dell’assessore della Cultura.
Molti i temi trattati, a iniziare dalla possibilità di interscambi economici, culturali e turistici. «È una realtà rilevante, con un passato fatto di tradizioni millenarie e un presente che la pone tra quelle più attive del Paese – dice Maria Grazia Piras – siamo interessati a intensificare i legami con lo Shandong, esistono le condizioni per consentire alle nostre imprese di affacciarsi in un mercato nuovo, dalle prospettive interessanti». L’agroalimentare sardo, in particolare, «può ritagliarsi uno spazio considerevole in Cina – sostiene l’assessore – alcune aziende isolane sono già attive in Asia e altre, grazie al programma di internazionalizzazione del nostro assessorato, lo saranno a breve, dopo la pubblicazione di numerosi bandi, azioni di formazione per gli export manager e forum tematici per Ict e agroalimentare».
La delegazione cinese ha mostrato particolare interesse per la Sardegna e le sue potenzialità turistiche. L’isola è conosciuta anche in Cina per la qualità della vita e per gli studi internazionali sulle blue zone, che la indicano come “l’isola della longevità” grazie all’alto numero di centenari. Nelle prossime settimane saranno definiti i dettagli per un’eventuale missione commerciale da parte di una delegazione sarda nello Shandong.