Export, la campagna straordinaria per la promozione del Made in Italy entra nella fase attuativa

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Con la fine della consultazione preliminare di mercato, entra nella fase attuativa la campagna straordinaria per la promozione del Made in Italy, che mira a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid 19. Si tratta di un’iniziativa partorita nell’ambito delle misure previstre dal decreto “Cura Italia” di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica.

Responsabile del programma è il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che svolgerà la propria missione in collaborazione con l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e con il supporto di AgID, l’Agenzia per l’Italia digitale.

Gli obiettivi della campagna di comunicazione sono:

  • rilanciare l’immagine dell’Italia con una vera e propria campagna di nation branding in grado di attrarre risorse, anche umane, ed investimenti;
  • sostenere le esportazioni italiane, attraverso il rilancio dei settori economici più colpiti dall’emergenza Covid 19 e ridare, al contempo, slancio al settore turistico;
  • ampliare e diversificare i mercati esteri di riferimento per le PMI italiane, in aggiunta ad un’azione di consolidamento della presenza del nostro export in quelli più tradizionali.

I primi destinatari della campagna di comunicazione saranno opinion leader, imprenditori, pubblico giovanile, consumatori ad alto potenziale, da differenziare Paese per Paese.

La campagna dovrà prevedere una diffusione a livello globale, con declinazioni “verticali” nei principali mercati di sbocco dell’export italiano e nelle economie più promettenti per potenzialità di penetrazione commerciale. Al momento sono stati individuati 26 paesi target in tre continenti: Europa, Asia e America. La campagna dovrà privilegiare l’utilizzo di strumenti, azioni, mezzi, iniziative e canali di natura digitale e innovativi, tali da raggiungere con la massima efficacia i target di riferimento

L’articolazione della campagna è pensata come una “campagna madre” di tipo “valoriale”, alla quale agganciare campagne verticali per settori o Paesi o per gruppi di paesi culturalmente omogenei. L’azione dovrà svolgersi con “sinergie promozionali”, esplorando la possibilità di un approccio intersettoriale ed integrato, basato sulle cd. “adiacenze utili”, o per filiera, come, a titolo esemplificativo:

  1. Turismo, ospitalità, agroalimentare, artigianato, valorizzazione del territorio, cultura e siti UNESCO, con priorità a quelli meno noti;
  2. Salute, Aging Society, Turismo;
  3. Tessile, moda, persona;
  4. Meccanica, lavorazione legno, arredodesign;
  5. Innovazione, tecnologia, aerospazio, robotica, intelligenza artificiale, Ict;
  6. Economia verde, sostenibilità,energie rinnovabili, economia circolare;
  7. Filiera agroindustria innovativa: sementi, macchine, irrigazione, packaging;
  8. Commercializzazione, logistica, catena del freddo, ciclo dei rifiuti, biocarburanti.
Argomenti
Internazionalizzazione ed export
31/07/2020