Edilizia, i numeri di Confartigianato Imprese Sardegna

Dal 2008 al 2016 gli occupati dell’edilizia in Sardegna – tra edili, impiantisti, installatori, progettisti e servizi – sono passati da 58mila a 40mila. Solo nell’ultimo anno, tra diretti e indiretti, i posti di lavoro perso sono oltre 6mila e 500. In Sardegna, alla fine dello scorso settembre, le imprese edili erano 18mila e 442, con una flessione del 2,1 percento e una perdita di 297 aziende tra chiusure e nuove aperture.

L’intero comparto del “sistema casa” della Sardegna, che include tutte le tipologie d’imprese di costruzioni, impiantistica, installazione, progettazione e servizi connessi, alla fine del terzo trimestre del 2016 assommava 22mila e 701 imprese, con un calo dello 2,2 percento rispetto al 2015. Le imprese artigiane sono 13mila e 612, pari al 60,6 percento, con una contrazione del 2,5 percento.

È l’impietosa fotografia scattata da Confartigianato Imprese Sardegna, che nei giorni scorsi ha presentato un articolato report in occasione di “Il sistema delle costruzioni in Sardegna e le norme sul governo del territorio”, il convegno regionale sullo stato di salute del comparto. Il dossier elaborato dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Sardegna, è stato presentato alla presenza dell’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu.

Nel triennio 2012-2014 la spesa della pubblica amministrazione in Sardegna per acquisti, ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie di immobili è calata del 24,1 percento rispetto al triennio precedente: in Italia il calo è del 20,9 percento. Tale spesa è coperta per il 73,4 percento dalla Regione e dagli enti locali, il 26,6 percento da Stato, Anas, enti previdenziali e così via: la media italiana è del 74,4 percento a carico di amministrazioni locali e regionali e 25,6 percento a carico dell’amministrazione centrale.

La spesa di Regione e Comuni per immobili in Sardegna è calata del 26,7 percento nel triennio 2012-2014 rispetto al triennio 2009-2011: a livello nazionale il valore della spesa è calato del 19,5 percento. La spesa dello Stato in Sardegna per la realizzazione di opere e immobili, nel triennio 2012-2014 è calata del 15,9 percento rispetto al 2009-2011: la media italiana è del 24,7 percento.

Sull’isola gli investimenti in immobili nel triennio 2012-2014 hanno pesato per il 40,8 percento sulla spesa di Stato, Regione e Comuni: la percentuale è in calo del 42,5 percento rispetto al 2009-2011. Crescono, al contrario, le compravendite immobiliari con una impennata nel secondo trimestre del 2016 del 27 percento. Il segno positivo si registra ormai da cinque trimestri consecutivi. Positiva anche la compravendita di abitazioni: nel 2015 si è registrato un +8% rispetto al 2014.