
I dati, pubblicati martedì 4 marzo, sono ancora provvisori ma l’Istat conferma una tendenza che appare consolidata. A gennaio 2025 il numero di occupati in Italia è salito a 24 milioni 222mila. Una crescita rispetto al mese precedente che coinvolge i dipendenti permanenti, saliti a 16 milioni 447mila, i dipendenti a termine (2 milioni 663mila) e anche gli autonomi (5 milioni 111mila). L’aumento dell’occupazione (+0,6%, pari a +145mila unità) riguarda gli uomini e le donne, i dipendenti e gli autonomi, tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni tra i quali il numero di occupati diminuisce. Il tasso di occupazione sale al 62,8% (+0,4 punti).
Confrontando il trimestre novembre 2024-gennaio 2025 con quello precedente (agosto-ottobre 2024), l’aumento degli occupati è di 85mila unità (+0,4%). Nel rapporto trimestrale la crescita dell’occupazione si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+1,4%, pari a +22mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-0,8%, pari a -99mila unità).
L’occupazione aumenta anche rispetto a gennaio 2024 (+513mila occupati, pari al 2,2%), risultato di una sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+702mila) e degli autonomi (+41mila) e del calo dei dipendenti a termine (-230mila). Diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-10,7%, pari a -194mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, pari a -158mila).
Su base mensile, il tasso di occupazione cresce al 62,8%, mentre diminuiscono quello di disoccupazione, al 6,3%, e quello di inattività, al 32,9%.