È in dirittura d’arrivo il decreto interministeriale che sblocca la super deduzione sulle assunzioni prevista dal primo modulo della riforma fiscale contenuta nel decreto legislativo n. 216 del 2023. Si punta a introdurre una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120 per cento, che sale al 130 per alcune categorie, come le donne, i giovani e chi percepiva il reddito di cittadinanza. Secondo una prima stima il nuovo bonus, già ribattezzato superbonus o superdeduzione, potrebbe riguardare almeno 380mila imprese. La misura verrebbe infatti riservata a società di capitali, enti non commerciali (non tutti), società di persone, imprese individuali, società ed enti non residenti e chi esercita arti e professioni in forma di lavoro autonomo. Risulterebbero invece esclusi i soggetti non titolari di reddito d’impresa, per esempio gli imprenditori agricoli e tutti coloro che svolgono un’attività in via occasionale, e le società in via di liquidazione
Tra i requisiti sarebbe previsto anche l’esercizio effettivo dell’attività di impresa per i 365 giorni che precedono il periodo di riferimento. E soprattutto il numero dei dipendenti a tempo indeterminato nel corso del 2024 deve risultare superiore a quello del periodo d’imposta precedente. In parole povere, prima si procede con le assunzioni e poi si richiede l’incentivo che quindi sarà più elevato se maggiori saranno i mesi di lavoro già svolto del neodipendente.