Culture Voucher, revocati i sostegni a ventidue beneficiari

l'immagine di un museo archeologico italiano

L’assessorato regionale della Cultura ha recentemente pubblicato un provvedimento dirigenziale con cui è stata decretata la decadenza di alcuni soggetti aggiudicatari dal contributo previsto dal bando “Culture Voucher” per l’assegnazione di voucher per l’acquisto dei servizi reali rivolti alle imprese operanti nel settore culturale. Il bando era finanziato dai fondi Por Fesr 2014-2020 attraverso la Strategia 2 della Programmazione unitaria, volta a “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” tramite il programma di intervento 3 “Competitività delle imprese”.

Il bando prevedeva la possibilità di presentare le domande di ammissione sino al 10 marzo 2017. Trattandosi di una procedura a sportello nei limiti della dotazione finanziaria, le istanze pervenute sono state istruite a blocchi, sulla base dell’ordine cronologico di arrivo, e gli esiti delle istruttorie sono stati approvati con 17 determinazioni del direttore del servizio Beni culturali e sistema museale. Successivamente all’accettazione da parte dei beneficiari, veniva concesso il contributo con singola determinazione, cui faceva seguito la comunicazione di concessione del voucher. Il bando prevedeva anche che i servizi finanziati dovessero essere realizzati entro e non oltre 24 mesi dalla concessione del voucher, pena la decadenza del contributo. Non solo: la rendicontazione finale delle spese sostenute, corredata dei relativi titoli giustificativi, deve essere caricata nel sistema informativo Sipes entro sessanta giorni dalla realizzazione del servizio.

Dagli accertamenti è stato rilevato che sedici dei soggetti ammessi a contributo non hanno realizzato i servizi e non hanno presentato la documentazione di rendicontazione entro i termini indicati, due non hanno trasmesso il disciplinare aiuti sottoscritto dal legale rappresentante né la dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in de minimis, mentre altri quattro hanno rinunciato espressamente al contributo. Gli interessati hanno sessanta giorni per rivolgersi al Tar.