Crisi dell’editoria, in Sardegna perse 78 edicole in quattro anni 

In Sardegna perse 78 edicole in quattro anni 

Non ci sono solo i giornali in crisi di vendite e di lettori. I problemi del settore si ripercuotono infatti anche sulle edicole. In quattro anni ne sono sparite infatti 2.700 in tutto il Paese, di cui 2.327 erano imprese individuali. Una perdita superiore al 16% (-18,6% considerando le sole ditte individuali), con tassi di variazione anche a doppia cifra in tante province.

L’elaborazione è stata realizzata da Unioncamere-InfoCamere sui dati del registro delle imprese. In pratica, solo Bolzano e Sondrio, grazie all’apertura di una nuova edicola nel quadriennio, vedono crescere la tipologia di impresa, mentre Oristano mantiene tutte le sue 51 rivendite di giornali. A fine settembre scorso, comunque, i punti vendita di giornali e periodici contavano su circa 13.500 localizzazioni, mentre a settembre 2019 erano oltre 16mila.

In Sardegna al 30 settembre 2023 le edicole sono in totale 540 (provincia di Cagliari 245, Sassari 169, Nuoro 75, Oristano, come detto, 51), di cui 393 sono imprese individuali. In quattro anni ne sono state chiuse 78 (di cui 72 imprese individuali), che equivale a un -12,6 per cento (-15,5 in riferimento alle sole imprese individuali).

Considerando le quasi 12mila imprese registrate a fine settembre (al netto, quindi, delle unità locali aggiuntive), 4.450 risultano essere femminili e 701 giovanili. Ciò significa che il mestiere dell’edicolante piace molto alle imprenditrici, che in quest’ambito rappresentano più del 37 per cento del totale delle imprese registrate. Questa attività, invece, sembra piacere poco ai giovani under 35. A questa fascia di età appartiene solo il 5,9 per cento delle edicole attive nei territori italiani, 528 in meno di quattro anni fa (-43 per cento).