![Photo by <a href="https://unsplash.com/@redzeppelin?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Red Zeppelin</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/agricultural?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a> Agricoltura](/sites/default/files/styles/immagine_principale/public/upload/2021/09/red-zeppelin-SAk_AHc7HhA-unsplash.jpg?itok=hUILe0m1)
Il valore della produzione agricola biologica in Italia è stimato in 3,6 miliardi di euro, con una crescita dell'1,9% rispetto 2020 e un'incidenza sul totale dell'agroalimentare stabile attorno al 4%. Un dato incoraggiante diffuso da Ismea nel corso del Salone internazionale del biologico e del naturale (Sana) che si è svolte nei giorni scorsi a Bologna.
Dall'analisi del carrello della spesa l'ortofrutta risulta il comparto principale rappresentando quasi il 47% delle vendite e confermando l'attenzione dei consumatori per il fresco e freschissimo.
Per quanto riguarda i canali di vendita, i primi mesi del 2021 raccontano di una ripresa dei negozi tradizionali e specializzati (+7,7%) dopo che lo scorso anno la GDO aveva canalizzato gran parte delle vendite come conseguenza delle restrizioni dettate dell'emergenza sanitaria.
I mutati comportamenti di acquisto del consumatore sono ben evidenti anche quando si parla di vendite online. Anche nell'agroalimentare biologico l'e-commerce è diventato un canale rilevante, con un indotto di 145 milioni di euro registrato negli ultimi dodici mesi e una crescita del 96% in soli tre anni.