Consorzi industriali, la riforma presentata e illustrata in quinta commissione consiliare

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Regione, autonomie locali e Camere di commercio dovranno governare i consorzi industriali, in modo che le scelte di politica industriale siano concordate a tutti i livelli. È questo il senso alla base della riforma dei Consorzi industriali, presentata e illustrata la settimana scorsa in quinta commissione dal primo firmatario, il consigliere regionale di Sardegna20venti, Stefano Tunis, e dall’assessore all’Industria, Anita Pili.

La proposta di legge numero 48 - composta da sei articoli, inclusi la norma finanziaria e il programma di sviluppo triennale - modifica in modo radicale la legge regionale numero 10 del 25 luglio 2008.

“La parte più complessa della gestione attuale dei consorzi industriali - ha chiarito Il consigliere Tunis - riguarda il rapporto debitorio con Abbanoa, stimato intorno ai 24 milioni di euro, per i servizi idrici resi in questi anni ai Consorzi. Non è accettabile che la Regione, chiamata a pagare questi conti, non sia connessa con la gestione dei consorzi e con le loro politiche di sviluppo nel territorio”.

L’assessore Pili ha rimarcato come sia “molto importante che la materia sia sotto il controllo dell’assessorato all’Industria e agli Enti locali in modo che i consorzi siano lo strumento utile per attuare le politiche della Regione. Per quanto riguarda il debito verso Abbanoa, pensiamo di sanarlo con un piano di rientro da pagare in dieci anni”.

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Industria
08/10/2019