Climatizzazione centralizzata e ripartizione dei costi

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Climatizzazione centralizzata e ripartizione dei costi

Nei condomìni e negli edifici riforniti da una fonte di riscaldamento e raffreddamento centralizzata, da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, è obbligatorio installarecontatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore, raffreddamento o acqua calda per ogni unità immobiliare. La ripartizione dei costi segue i criteri elaborati dall’Uni, l’Ente nazionale di unificazione normativa, e fissati nella norma “UNI 10200:2018 –Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria: criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria”, che lo scorso 11 ottobre ha subìto delle modifiche utili a chiarire alcuni dubbi generati dalla precedente versione, del 2015. I chiarimenti riguardano in particolare:

-       la razionalizzazione e l’ottimizzazione dell’intera procedura di calcolo di ripartizione dei consumi;

-       l’introduzione della ripartizione delle spese anche nel caso di climatizzazione estiva o raffrescamento;

-       l’introduzione di una metodologia per la ripartizione delle spese per gli edifici a utilizzo discontinuo o saltuario;

-       la descrizione approfondita delle condizioni di utilizzo dei ripartitori di calore in rispetto alla norma UNI EN 834;

-       l’introduzione di indicazioni specifiche in merito alla procedura di calcolo di ripartizione per casi particolari;

-       l’introduzione dei livelli per la classificazione dei corpi scaldanti in base alla potenza, in rispetto alle norme UNI EN 442-2 e UNI EN 834;

-       l’introduzione delle modalità di valutazione per i fabbisogni dell’edificio e della singola unità immobiliare, e per le perdite di distribuzione.

La ripartizione dei consumi individuali non viene più effettuata in base al vecchio concetto di tabella millesimale, legata alle dimensioni dell’appartamento e al numero di elementi-radiatori, ma in base al fabbisogno energetico e del grado di dispersione termica dell’unità immobiliare, che dipende dalle caratteristiche costruttive e di coibentazione dell’immobile.

La contabilizzazione dei consumi è composta dalla sommatoria di due fattori: consumo volontario e involontario. Il primo è legato alla richiesta diretta di energia così come contabilizzata dai misuratori individuali, il secondo alla ripartizione delle perdite di rete e dei costi di manutenzione e conduzione generale dell’impianto centralizzato. 

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Argomenti
Energia
30/11/2018